Ignazio conosce molto bene quella sensazione di inadeguatezza che si prova nel vivere al di fuori dai canoni che il mondo stabilisce.<br />Convivere con una deformit&agrave; fin dall&rsquo;et&agrave; di quattro anni e trovarsi a lottare costantemente contro le derisioni altrui &egrave; una fatica enorme, ma il coraggio non manca; nel suo peregrinare incontrer&agrave; molte persone disposte ad andare oltre la forma, a scendere nel suo profondo essere, cos&igrave; buono e delicato.<br />Anche se all&rsquo;inizio gli affetti gli vengono negati poi, nel complesso, si reintegrano in una condizione nuova e insperata. Perch&eacute; &ldquo;l&rsquo;uomo non &egrave; il suo aspetto fisico ma &egrave; quello che vale&rdquo;.<br />La novella di Luigi Iacobucci <i>L&rsquo;albero della sofferenza</i>, a tratti tenue e in altri cos&igrave; cruda, rude e pregna di quella indifferenza tipica della ruvidit&agrave; del mondo, racconta una storia che sfiora il fiabesco per poi ssconfinare nel surreale. Inizia e termina tracciando un cerchio immaginario, nel quale l&rsquo;Autore rinchiude tutti i luoghi comuni e le false convinzioni, riportando cos&igrave; gli elementi allo stato primordiale.&nbsp;<br />L&rsquo;equilibrio del ritmo narrativo rende la lettura piacevolissima e scorrevole, adatta a tutte le et&agrave;.<br /><br /><b>Luigi Iacobucci</b> nasce a Mondragone (CE) il 12 giugno del 1949. Trascorre la sua infanzia tra i terreni agricoli di famiglia, con la passione della scrittura a cui non poteva dedicarsi per il duro lavoro che doveva affrontare ogni giorno nei campi. All&rsquo;et&agrave; di 31 anni decide di cambiare il tipo di lavoro, da bracciante agricolo a imprenditore nello stesso settore. Nel tempo libero si &egrave; sempre dedicato alla scrittura, nel comporre manoscritti, frasi e canzoni che sono stati custoditi in un cassetto dei ricordi fino ai nostri giorni. Lo scrivere &egrave; stato per tutta la vita l&rsquo;unico strumento per poter portare dentro i luoghi, le persone, le storie di vita cos&igrave; diversi tra loro. Scrivere &egrave; stata sempre una passione intensa che con il passare degli anni &egrave; diventata l&rsquo;unica e che &egrave; riuscita a mantenere viva tutti i ricordi della fanciullezza. Con l&rsquo;obiettivo fin dalla tenera et&agrave; di diventare un buon padre di famiglia attraverso il duro lavoro, Luigi si riconosce sempre di pi&ugrave; nel mondo della scrittura e delle canzoni. La stesura del manoscritto <i>La Vita in una Notte</i> &egrave; la sua prima esperienza in una pubblicazione di un libro e <i>L&rsquo;albero della sofferenza</i> &egrave; la sua ultima pubblicazione.<br />