Costanzo Ortena, lucano, frequenta l&rsquo;universit&agrave; di Padova e in citt&agrave; incontra Agnese con la quale<br />simpatizza. Durante una passeggiata, la ragazza gli racconta la storia della sparizione del padre avvenuta anni prima quando, andato a pescare, scomparve, e con lui la bicicletta che possedeva. Dopo mesi il corpo riaffior&ograve; tra le acque del fiume Pi&ograve;vego. Suicidio, dissero. Pochi giorni dopo Costanzo viene chiamato dai suoi a causa di un infarto che ha colpito il padre. Corre al paese accompagnato da Agnese e qui, in casa di una parente degli Ortena, la ragazza nota la foto di una bicicletta che ha sul manubrio il campanello simile a quello della bici del padre. Sul retro della foto c&rsquo;&egrave; scritto: &ldquo;Per la Compagnia dei Bottini&rdquo;. Una foto, una mappa, una cassetta con del denaro e la violenta presenza della malavita&hellip; L&rsquo;enigma, per Costanzo e Agnese, &egrave; solo iniziato.<br /><br />Luigi Panzardi, lucano, vive a Taranto da molti anni. Giovanissimo pubblica la sua prima silloge, &ldquo;Parole bianche&rdquo;. &Egrave; del 2007 l&#39;antologia &ldquo;Addii d&#39;un rosso inconscio&rdquo; (Edizioni Magnetica). Nel 2011 pubblica la raccolta di versi &ldquo;Passioni e poesie&rdquo; (Nulla Die), vincitrice del Premio Nazionale di Poesia e Narrativa SLP. Nel 2018 i racconti &quot;La macchina divina&quot; (Nulla die) e nel 2022 la silloge &ldquo;Il cammino sulla terra&rdquo; (Montag). Collabora con la Rivista Letteraria &ldquo;Progetto Babele&rdquo;. Ha pubblicato poesie e racconti su molti Blog, come Poetare.it., arteinsieme.net, ed altri.