<br />1936. Luigi Pirandello sta avvicinandosi alla fine della sua vita. Riprende un romanzo gi&agrave; pubblicato nel 1911, Suo marito, con l&#39;intenzione di riscriverlo da cima a fondo, e con un nuovo titolo: Giustino Roncella nato Boggi&ograve;lo, invertendo ironicamente il mutamento di stato civile della donna in seguito al matrimonio.<br />Perch&eacute; decide di dedicare le sue ultime energie proprio a questo libro, fra tante opere a cui avrebbe potuto rimettere mano?<br />Forse i suoi protagonisti gli si sono imposti, come in Sei personaggi in cerca d&#39;autore. Forse si &egrave; reso conto di aver creato in Giustino il personaggio maschile pi&ugrave; interessante, ambiguo e tragico della letteratura italiana. O forse lui, autore metanarrativo che inserisce i processi di creazione letteraria nelle sue opere, sta tirando le somme della sua lunga attivit&agrave; e arrivando a un bilancio finale.<br />Forse per tutte queste ragioni insieme.<br />&nbsp;