Nel 1963 il sociologo canadese <b>Erving Goffman</b> scrisse &quot;Stigma: Notes on the Management of Spoiled Identity&quot; che fu tradotto in Italia nel 1983 con il titolo &quot;Stigma. L&#39;identit&agrave; negata&quot;. Lo studioso identific&ograve; quattro fasi che portano all&#39;attribuzione di uno stigma, ovvero un segno distintivo, nei confronti di un&#39;altra persona: si parte dalla scelta dell&#39;elemento di differenza per passare allo stereotipo negativo da cui tracciare la differenza per arrivare alla perdita dello status da parte di colui, o colei, che viene stigmatizzata. In altre parole, chi entra in questa spirale viene escluso perch&eacute; non si conforma ai doveri e ai valori che la societ&agrave; di appartenenza ha elaborato e che non si possono mutare senza conseguenze per s&eacute; e per la propria famiglia. &Egrave; questo il destino di Marta Ajala, la protagonista del primo romanzo di Luigi Pirandello, <b>L&#39;esclusa</b>.<br />Il romanzo fu composto del 1893 e usc&igrave; a puntate sul quotidiano romano &quot;La Tribuna&quot; dal 29 giugno al 16 agosto 1901. L&#39;edizione in volume usc&igrave; nel 1908.<br /><br /><b>Luigi Pirandello</b> (Agrigento, 28 giugno 1867 &ndash; Roma, 10 dicembre 1936) &egrave; stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del <b>Premio Nobel</b> per la letteratura nel 1934.<br /><br />Introduzione a cura di <b>Giovanni Fantasia</b><br />Nato a Gaeta nel 1984 e giornalista pubblicista dal 2008, ha collaborato con quotidiani, periodici, programmi radiofonici e siti internet di informazione. Laureato in Industria Culturale e Comunicazione Digitale, ha ricoperto l&#39;incarico di addetto stampa del Sindaco di Gaeta dal 2007 al 2012.