Per anni ci hanno raccontato che i giovani italiani sono svogliati, poco intraprendenti e per nulla propensi a trovare un lavoro e affrancarsi dalla famiglia che li mantiene. Che la disoccupazione giovanile è dovuta alla scarsa propensione dei ragazzi, immancabilmente tutti laureati in cose inutili, a ricoprire le mansioni lavorative ritenute umili. La litania sui giovani bamboccioni o choosy nasce proprio da questa idea. Si è persino detto che le generazioni più giovani non avranno la pensione per via dei lavori intermittenti e degli scarsi contributi previdenziali. E se le accuse contro i giovani fossero infondate? Se i bamboccioni fossero una leggenda metropolitana? Dati statistici e argomenti logici alla mano, in questo saggio l’autore dimostra l’esistenza di una vera e propria guerra generazionale condotta da una parte della popolazione più anziana nei confronti dei più giovani. Le cause di questo insensato atto di violenza sono da ricercarsi nell’occupazione da parte degli anziani di ogni posto di potere possibile e nel godimento di ogni privilegio. E proprio a una “Gerusia” italiana va il merito di avere portato allo sfascio il Paese dal punto di vista politico, economico e sociale. L’infantile letteratura sui giovani apatici, svogliati e schizzinosi nasce dal tentativo di trovare un capro espiatorio per i guai combinati dalla gerontocrazia italiana. MANUEL ZARLI è nato nel 1986 a Torino, dove si è laureato in Storia e in Sociologia presso l’Università degli Studi. Attualmente lavora come libero professionista presso la SDL Centrostudi. Collabora con i siti di informazione Le verità supposte e Forexinfo. Il suo blog è nichilismomonamour.wordpress.com.