La totale differenza tra i supporti per la comunicazione e per l’apprendimento utilizzati in particolare dai più giovani ed i supporti didattici comunemente adoperati nei siti culturali, fa apparire poco attraenti e poco comprensibili siti archeologici, musei, esposizioni organizzate secondo un approccio tradizionale, senza attenzione verso un criterio comunicativo in grado di raggiungere ed interessare un pubblico ampio e diversificato. Le nuove tecnologie sono lo strumento più adatto a far parlare i reperti raccontando la propria storia con i metodi tipici della comunicazione multimediale ed integrata alla quale il pubblico è ormai abituato in ogni altro contesto del vivere quotidiano. Troppo spesso infatti la scarsità dei supporti didattici ed un linguaggio troppo specialistico rendono difficile la comprensione, e di conseguenza l’apprezzamento, da parte di un pubblico non specialistico. La comunicazione rappresenta una straordinaria opportunità per allargare la fruizione dei beni culturali ad un pubblico più ampio dei soli specialisti o appassionati, salvaguardare il patrimonio culturale e paesaggistico (il primo passo per la tutela è la conoscenza e l’apprezzamento), creare nuove professionalità. La presente pubblicazione propone una riflessione sugli aspetti relativi alla comunicazione nell’ambito dei beni culturali, presentando anche alcune applicazioni realizzate in ambito didattico relative alle tematiche dell’immagine del territorio, della comunicazione interattiva, della fruizione multisensoriale.