Storie di vita e inevitabilmente di morte, di amicizia e amori troppo grandi, di colpa e corsa folle verso la libert&agrave; anelata. In Crisalide, sogno e realt&agrave; si fondono cos&igrave; come passato e presente in un unicum perennemente atteso. Come Thelma &amp; Louise, due uomini e una Giulietta, Alessandro cinefilo appassionato, sostenitore del lieto fine, l&rsquo;uomo dal vuoto incolmabile e l&rsquo;essere capace di rinnovarsi tutte le volte che esce dalla Galleria Giovanni XXIII e Diego, uomo dall&rsquo;ironia sprezzante, musicofilo all&rsquo;occorrenza, uno che non &egrave; mai stato giovane, tifoso del finale aperto, attraversano strade e destini.<br />Utili le appendici alla fine del romanzo che appagano, svelano, chiudono cerchi o deviano la rotta.<br /><br /><b>Marco Gentili</b> &egrave; nato a Roma nel 1983, cresciuto con la passione per la musica e l&rsquo;amore&nbsp;verso il cinema, ammaliato dalla tecnica narrativa di&nbsp;Carlos Ruiz Zaf&oacute;n e dalla visione del regista inglese Christopher Nolan,&nbsp;ha iniziato a scrivere principalmente ispirato dalla musica del maestro Ezio Bosso. Da queste premesse nasce Crisalide, una delle vie che compone la&nbsp;Tetralogia delle Anime, un progetto gi&agrave; definito, dove i percorsi dei protagonisti finiscono con&nbsp;l&rsquo;infrangersi vicendevolmente tra gli scogli delle fragilit&agrave; umane e le&nbsp;ragioni delle scelte che compiamo ogni giorno.<br />