Il verso che declina le parole di Marco Melani &egrave; chiaro, immediato, breve per&ograve; mai &ldquo;corto&rdquo;, solo in alcuni casi maggiormente articolato. Tutto questo risponde senza dubbio alla necessit&agrave; di una parola che altrimenti sarebbe insostenibile nella sua corposit&agrave;; &egrave; come se un intreccio di leggerissimi ma indistruttibili fili sorreggesse il peso del mondo, la bellezza dell&rsquo;essenzialit&agrave; al servizio dell&rsquo;imponenza della parola.<br /><br /><b>Marco Melani</b> nasce a Pistoia, dove completa gli studi secondari al Liceo Scientifico &ldquo;Duca Amedeo di Savoia&rdquo;, in seguito si laurea in Filosofia all&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sul &ldquo;rapporto tra la filosofia greca ed il pensiero di Nietzsche attraverso le traduzioni di Giorgio Colli&rdquo;. Influenzato dal pensiero dell&rsquo;esistenzialismo tedesco, in particolare dal ruolo svolto dalla poesia come ricerca dell&rsquo;essere nelle opere di Martin Heidegger e Hans George Gadamer, trova linfa vitale per la sua ispirazione nelle poesie di Dylan Thomas, Vladimir Vladimirovic Majakovskij, Georg Trakl, Rainer Maria Rilke. &Egrave; stato disc-jockey presso varie radio, con programmi di musica di tendenza: rock, punk, new wave, indie, blues, funky. Ha prodotto varie performance teatrali dedicate a poeti ed aspetti della vita contemporanea. Attualmente &egrave; docente nelle scuole superiori di secondo grado.