&laquo;Per la scrittura e per la storia in se´,&nbsp;<i>La nave dei folli</i>&nbsp;e` irriducibile a ogni&nbsp;genere o definizione, non ha padri ne´ padrini letterari, solo nella classicita` e` possibile trovare una voce che le somigli; forse Luciano di Samosata o&nbsp;Apollonio Rodio. Questa nave parte da un ignoto e arriva a un altrove.&nbsp;Allora, che tipo di romanzo e`&nbsp;<i>La Nave dei folli</i>&nbsp;di Steiner? Storico, fantastico, d&rsquo;avventura, mitologico, poetico? E` un Romanzo, un gran bel Romanzo&raquo;.<br /><i>Emiliano Ventura</i>&nbsp;(saggista)<br /><br />&laquo;Le donne e gli uomini della nave dei folli di Marco Steiner: un lampo di luce sul chiaro e sulle ombre che abitano ciascuno di noi e che costringono a rispecchiarci nell&rsquo;inquietudine delle nostre molteplici frammentazioni e nella fragilita` della nostra identita`. Nel corso di questo memorabile vagabondaggio e` possibile ritrovare, o trovare finalmente, noi stessi&raquo;.<br /><i>Antonio Dragonetto</i>&nbsp;(psicologo e psicoterapeuta)<br /><br />Marco Steiner vive fra Roma e New York. Lo pseudonimo &ldquo;mitteleuropeo&rdquo; gli e` stato suggerito da Hugo Pratt con il quale ha collaborato dal 1989 al 1995 e da cui ha imparato a scrivere storie. Con fotografi come Gianni Berengo Gardin e Marco D&rsquo;Anna ha imparato a vedere luci e ombre. Nel 1996, dopo la morte di Pratt, ha portato a compimento il romanzo&nbsp;<i>Corte Sconta detta Arcana</i>, edito da Einaudi. E` autore di numerosi romanzi:&nbsp;<i>Il Corvo di Pietra</i>&nbsp;(2014),&nbsp;<i>Oltremare</i>&nbsp;(2015, Premio di Letteratura Avventurosa Emilio Salgari),&nbsp;<i>Il gioco delle perle di Venezia</i>&nbsp;(2016),&nbsp;<i>Miraggi di memoria</i>&nbsp;(2018),&nbsp;<i>Passi silenziosi nel bosco</i>&nbsp;(2020),&nbsp;<i>Nella Musica del Vento</i>&nbsp;(2021). Per Marcianum Press:&nbsp;<i>Isole di ordinaria follia</i>&nbsp;(2019).