La mia indagine ha origine dall&rsquo;intuizione della filosofa tedesca Edith Stein sulla questione dell&rsquo;empatia. Questa si qualifica come quel vissuto che ci permette di sentire dentro lo stato d&rsquo;animo dell&rsquo;altro sapendo che non &egrave; il proprio. Si esce da se stessi per andare a cogliere il vissuto altrui, senza per&ograve; che ci sia immedesimazione nell&rsquo;altro, sentendo esattamente ci&ograve; che l&rsquo;altro vive. Sulla base di questo assunto mi pongo come fine quello di dare una risposta ad un interrogativo particolare: &egrave; possibile ascrivere a Ges&ugrave;, nella sua vera umanit&agrave;, un vissuto empatico nei confronti delle persone che gli sono accanto ed inoltre, esiste la possibilit&agrave; di una relazione empatica tra Ges&ugrave; e il Padre? Quali sarebbero le modalit&agrave; se ci&ograve; accadesse?<br /><br /><b>Margherita Merone</b>&nbsp;&egrave; nata e vive a Roma. Dottoressa in Teologia, ha pubblicato libri di favole (La stella Luce, Le storie della stella Luce e Le divertenti storie della stella Luce), opere di narrativa (Le profezie di Morgana, Diario, Diario-La gioia, Diario-La melodia nel cuore, Una favola da raccontare) e i saggi di cristologia; &quot;Si d&agrave; una relazione empatica tra Ges&ugrave; e il Padre? La cristologia dialoga con la fenomenologia&quot;; Autocoscienza e Fede - Riflessioni teologiche sulla &quot;persona&quot; di Ges&ugrave;. Per&nbsp;Passerino Editore&nbsp;ha pubblicato &quot;Maria: una vita di umilt&agrave; e discepolato&quot;.