Siamo abituati a dire <i>io mi chiamo</i> ma in realt&agrave; sono gli altri a chiamarci: i nostri genitori scelgono un nome per noi alla nascita, e noi impariamo a identificarci con quello. I nomi hanno sempre un significato, non soltanto in senso etimologico, e ognuno porta con s&eacute; una storia con un&rsquo;origine e, probabilmente, un destino&hellip; Altrettanto facciamo con i <i>nostri</i> animali, gli diamo un nome e con esso un&rsquo;identit&agrave; che lo contrassegna come appartenente a una famiglia. All&rsquo;interno di questa famiglia l&rsquo;animale ha il diritto di sentirsi protetto.<br />Almeno in teoria.<br />In realt&agrave; ogni giorno l&rsquo;uomo si macchia di crudelt&agrave; nei confronti degli animali. Molti vengono uccisi, spesso in modo barbaro, molti altri portati via dal loro habitat naturale per il divertimento dell&rsquo;uomo, altri ancora privati di ogni dignit&agrave; e usati come cavie da laboratorio. A questi si aggiungono tutti quelli vittime di violenza gratuita, di abbandono, di solitudine.<br />Lottare per i diritti degli altri animali e per l&rsquo;ambiente &egrave; fondamentale <i>anche</i> per garantire migliori rapporti tra gli stessi esseri umani.<br />Maria Grazia Piastri, da sempre impegnata sul fronte animalista, traccia una sorta di acquerello impressionista imprimendo su carta i nomi di sette indimenticabili creature.