Maria Scarpa de Masellis Palazzo è nata a Salento, piccolo paese cilentano in provincia di Salerno. A 18 anni ha preso servizio nelle Scuole Elementari del suo paese dove ha insegnato per 40 anni con grande dedizione e responsabilità. La sua prima raccolta di poesie intitolata “Su per l’erta” è stata presentata in occasione di un congresso scolastico svoltosi a Sapri. In seguito, con l’Editore Gastaldi di Milano ha pubblicato una seconda silloge di poesie intitolate “A bassa voce” e un libro di racconti per bambini intitolato “Un mondo piccino così”. Ha collaborato al giornale “L’Eco del popolo” edito a Salerno e diretto da Edoardo Galdieri. Su di esso hanno visto la luce poesie, racconti e il romanzo intitolato “Antivigilia” pubblicato a puntate. È stata iscritta al “Centro eleatico di fraternità latina” associazione interessata agli scambi culturali tra i popoli latini e qui ha stretto amicizia con i poeti francesi Roberto e Carlotta Mandel per l’interessamento dei quali alcune sue poesie sono state inserite nell’antologia francese “Poètes d’Italie” curata dalla poetessa Cecile Toumarison. Con l’Editore Arduino Sacchi di Roma ha pubblicato una sceneggiatura cinematografica che racconta le eroiche vicende risorgimentali dei martiri Riccio di Cardile. Con lo stesso Editore hanno visto la luce il romanzo “Farfi, Fuffi e Fido” e il libro di favole intitolato “Favole per sognare” Ha scritto varie opere sacre rappresentate e poi pubblicate dall’Editore La Greca di Acciaroli. Ha scritto varie sceneggiature teatrali, tutte rappresentate, ma non pubblicate, fatta eccezione per l’ultima intitolata “Incontri al buio” pubblicata da Aletti Editore. L’autrice ha partecipato ai concorsi letterari di Aletti Editore dedicati a “Salvatore Quasimodo e Maria Cumani Quasimodo, per cui ha avuto l’opportunità di veder pubblicate diverse raccolte di poesie. La prima raccolta è stata “Cieli sul mondo” della collana “Gli emersi” dopo la quale hanno visto la luce, sotto forma di libro-antologia che ospita le raccolte poetiche di più autori, le raccolte “Fiori di quattro stagioni” e “Parole al vento” della collana “Il paese della poesia” e, sempre in forma antologica, la silloge “Cantando in sordina” della collana “Parole in fuga”. L’autrice ha  operato non solo in campo scolastico, ma anche in quello sociale curando la comunicatività fra le diverse generazioni suscitando specialmente l’interesse degli anziani messi a contatto con attività sconosciute quali quelle teatrali. Ancora oggi, sebbene avanti negli anni, ella scrive e continua a dedicarsi alla ricerca culturale che l’ha sempre appassionata.                                                 Elena Palazzo