Fondatore e direttore artistico dell&rsquo;Alexanderplatz Jazz Club e del Villa Celimontana Jazz Festival,&nbsp;Giampiero Rubei&nbsp;&egrave; un esempio di chi davvero ha colto la vita come l&rsquo;arte dell&rsquo;incanto.<br />Partito dalla politica, dove inizi&ograve; da adolescente per trarre che &ldquo;aiuta solo i politici, la politica&rdquo;, arriv&ograve; alla meta politica attraverso la musica, il jazz che con la forza dell&rsquo;elementare contamina e comunica pi&ugrave; di quanto il partito avesse dimostrato.<br />Tra le imprese pi&ugrave; esilaranti ricordiamo il Festival di Jazz Italiano a New York e in Cina, tra le sue produzioni &ldquo;Concerto per un poeta&rdquo; sulla vita di Ezra Pound, musical da lui ideato e interpretato da Giorgio Albertazzi.<br />Ha diretto la Casa del Jazz di Roma dal 2011 al 2014.<br />In questo dialogo c&rsquo;&egrave; tutto il sapore e l&rsquo;intelligenza di un uomo che, indipendentemente dalle sue note posizioni, attraverso la Cultura ha dimostrato come il mondo pu&ograve; migliorare.<br /><br /><b>Mariangela Mincione</b>, fondatrice della&nbsp;Mincione Edizioni,&nbsp;ha imparato da Giampiero Rubei per undici anni, dal 2004 al 2015.<br />&nbsp;