Il dramma del popolo siriano non &egrave; soltanto racchiuso nella guerra devastante che dal 2011 ha ucciso migliaia di persone e distrutto gran parte delle infrastrutture del paese, ma si risolve soprattutto nell&rsquo;esilio. L&rsquo;esilio &egrave; al contempo una condizione materiale e mentale: &egrave; il trauma sentimentale della privazione e del distacco forzato dalla propria terra ma si realizza anche nell&rsquo;impossibilit&agrave; di essere libero in patria. L&rsquo;esule si accomiata dall&rsquo;esercizio della cittadinanza, perch&eacute; privato del suo spazio pubblico. In questa prospettiva, Esilio siriano esalta il carattere squisitamente ed essenzialmente &laquo;politico&raquo; della condizione dell&rsquo;esule &ndash; cominciato ben prima del 2011 e articolatosi attraverso vie di fuga, sopravvivenza e resistenza al regime degli Asad.<br />Tuttavia, attraverso la rivoluzione del 2011 e la guerra che ne segue, la Siria si dissolve nei fragili equilibri geopolitici che uniscono tra loro la crisi dei confini mediorientali, la creazione del sedicente &laquo;Stato Islamico&raquo;, fino a un&rsquo;Europa che ha gi&agrave; in parte sacrificato le sue premesse liberali di fronte all&rsquo;emergenza umanitaria dei rifugiati.<br /><br />Attraverso l&rsquo;unione di competenze diverse, mutuate da un&rsquo;esperienza diretta della Siria, comune a tutti gli autori di questo libro, Esilio siriano ha l&rsquo;ambizione di proporre una sintesi dell&rsquo;intreccio delle varie crisi politiche &ndash; nazionali, regionali e internazionali &ndash; oggi rappresentate dal dramma del popolo siriano.