Tratto da una storia vera,&nbsp;Rosa spinacorta&nbsp;tratteggia la figura di una delle ultime donne allevate e istruite nei conventi, in gran segreto, per vestire la Madonna miracolosa. Racconta l&rsquo;apprendistato forzato, l&rsquo;annullamento del corpo, il farsi trasparente di chi ha in sorte la vestizione del Sacro. Ma in questa storia troveremo molto di pi&ugrave;.<br /><br /><b>Il libro in breve</b><br />Tecla &egrave; la&nbsp;prescelta, veste la Madonna. Ma mentre la Regina, sua unica compagna nella stanza segreta, &egrave; solo un pezzo di legno&nbsp;dagli occhi senza vita, la ragazzina ha un corpo vivo fatto di carne che &egrave; costretta a negare, a distruggere pezzo dopo&nbsp;pezzo, arto dopo arto, come un nemico di cui vergognarsi. Tecla &egrave; destinata a diventare niente, perch&eacute; la Regina &egrave;&nbsp;sempre vestita e chi la sveste non esiste, &egrave; trasparente.<br />La prescelta impara&nbsp;tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere: i bottoni, le cordelle, gli aculei dell&rsquo;istrice, le stecche candide della balena; vestiti, gonne, corpetti, mantelli; lino, seta, cotone. E i colori preziosi: il risalgallo, il sangue di drago, il verdaccio, l&rsquo;oro e l&rsquo;azzurro.<br />Ma il suo corpo un giorno reclama i suoi diritti:&nbsp;la condurr&agrave; via dal convento lungo il fiume su cui naviga un presepe vivente; un viaggio pieno di rivelazioni, in una dimensione magica che pervade il mondo religioso, fatto di riti, superstizioni, realt&agrave; umili, gesti quotidiani. Fino a quando nei boschi nei pressi di Gualtieri trover&agrave; un folle pittore, un certo Ligabue.