In una Milano inquietante e senza tempo, Nina, una giovane studentessa universitaria, rimane sconvolta durante una visita al Museo di Malacologia. Qualcosa non la convince in quelle vetrine dove esseri umani sembrano incarnare personaggi di quadri famosi, diorami viventi che sembrano sospesi fra la vita e la morte. L&rsquo;incontro con una donna, ignara testimone sopravvissuta a un esperimento criminale, conferma la sua ipotesi: qualcuno utilizza materiale umano per creare opere d&rsquo;arte. In pochi giorni, senza lasciare tracce, spariscono nel nulla, oppure vengono assassinati, la direttrice di una clinica privata equivoca e impenetrabile, un giornalista di cronaca nera e Nadia, la migliore amica di Nina. Durante un convegno dedicato all&rsquo;arte e al suo doppio tutto sembra diventare pi&ugrave; chiaro: un&rsquo;organizzazione criminale, forse finanziata da un oscuro imprenditore farmaceutico e legata al mondo accademico, ha creato un florido mercato sommerso gestito e ideato dal Collezionista, vera mente operativa del gruppo. Le indagini imboccano un vicolo cieco e solo l&rsquo;intuito di un commissario milanese della Mobile sembra risolvere il caso. Ma il vero colpevole si nasconde fra i dettagli di un&rsquo;immagine fotografica che solo Nina &egrave; in grado di decodificare.&nbsp;<br /><br />Mario Gerosa, giornalista professionista, &egrave; critico cinematografico ed esperto di mondi virtuali. Il collezionista di respiri &egrave; il suo primo romanzo.<br /><br />&quot;<i>Scandagliando la vicenda nell&rsquo;arco di una settimana&nbsp;<b>Il collezionista di respiri&nbsp;</b>propone una trama assolutamente attuale e capace di far riflettere, oltre che divertire, attraverso l&rsquo;alta tensione che le pagine si rivelano capaci di trasmettere. Al centro, oltre ai millennials, la futurista visione del concetto di arte, ormai sempre pi&ugrave; devota alla realt&agrave; e sempre meno attenta all&rsquo;etica o alla morale. Lo scrittore non esita a concentrare nella settentrionale metropoli infatti vere e proprie cliniche del terrore, dimore utilizzate per delitti sanguinari e violenti e musei che diventano veri e propri centri commerciali aperti a macabri collezionisti. Gerosa, senza pretese, si rivela un romanziere con la R maiuscola e il suo esordio, che ben si presta per un adattamento cinematografico, ne &egrave; la prova</i>&quot;. (nocturno.it)<br /><br />&quot;<i>Il pregio di questo lavoro, eccentrico al filone e persino diverso da quel che appare &ldquo;da fuori&rdquo;, sta&nbsp; nel cogliere l&rsquo;humus comportamentale e dialettico di una sorta di &ldquo;setta&rdquo; in via di (pericolosa) formazione all&rsquo;interno di una societ&agrave; appena distopica, ma non cos&igrave; lontana dalla grottesca realt&agrave; che stiamo attraversando. Forse non esiste un solo collezionista, ma pi&ugrave; collezionisti come in un gioco speculare al rimando di moltiplicazione del Male. E nel marasma di citazioni, dal quale confesso di essere stato travolto, non avrebbe sfigurato il geniale rapper Frankie Hi-Nrg mc quando&nbsp; &ldquo;canta&rdquo; &nbsp;Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi. Benpensanti o malpensanti,&nbsp;qualcuno tenta a manovrarci. Soprattutto mentalmente</i>&quot;.&nbsp; (Danilo Arona, Corriere AL)