L&rsquo;Africa &egrave; gi&agrave; cambiata e non ce ne siamo accorti: &egrave; il sunto di queste pagine che delineano alcune trasformazioni gi&agrave; avvenute.&nbsp;<br />Obnubilati dalle migrazioni e dall&rsquo;annunciata apocalisse demografica, gli europei guardano al continente nero come ad una minaccia per la loro tranquillit&agrave;.&nbsp;<br />Considerata in ritardo o &ldquo;speciale&rdquo;, dal canto suo l&rsquo;Africa inquieta reagisce alla globalizzazione senza aspettare nessuno: una &ldquo;rivoluzione dell&rsquo;io&rdquo; l&rsquo;ha resa molto differente dall&rsquo;immagine consueta.&nbsp;<br />Pionieri di una nuova fase, i giovani africani cercano il loro posto spinti da un inatteso protagonismo. Urbanizzazione, facilit&agrave; di trasporto, individualismo, corruzione, autoritarismo, &ldquo;predicazione dell&rsquo;avidit&agrave;&rdquo;: tutto contribuisce a un cambio antropologico che muta in profondit&agrave; la societ&agrave; tradizionale.&nbsp;<br />Anche la vicenda migratoria &ndash; che tanto angoscia gli europei &minus; viene vissuta dai giovani africani in maniera insolita e sorprendente: non solo come esilio ma anche come un&rsquo;&ldquo;avventura&rdquo; nell&rsquo;oceano globalizzato e burrascoso delle relazioni internazionali, tra il vecchio che resiste e il nuovo che si afferma.&nbsp;