Una questione particolarmente dibattuta nell&rsquo;ambito della didattica dell&rsquo;arabo come L2 riguarda la metodologia impiegata nell&rsquo;insegnamento della sua grammatica, dacch&eacute; fortemente improntata alle teorie elaborate dai grammatici arabi medievali.<br />Si tratta di teorie caratterizzate da un alto grado di sofisticatezza e astrazione, che poco tengono in considerazione l&rsquo;aspetto pi&ugrave; propriamente educativo e, con esso, le esigenze del discente.<br />&Egrave; in quest&rsquo;ottica che pu&ograve; essere meglio compresa la portata della rivoluzione linguistica messa in atto dal grammatico andaluso Ibn Ma?a&rsquo; al-Qur?ubi (1119-1196 d.C.), che nell&rsquo;opera &ldquo;La contestazione dei grammatici&rdquo; (al-Radd ?al&agrave; al-nu?at) contesta il pensiero linguistico classico, criticando i metodi e i principi elaborati dalle grandi scuole del Ma&scaron;riq.<br />Il presente volume intende offrire la traduzione italiana dell&rsquo;opera in questione, corredata da un apparato di note che contempla la spiegazione dei fatti linguistici presentati e confutati dall&rsquo;autore e che, in tal senso, rappresenta uno strumento di supporto alla lettura e alla comprensione del testo.