<i>Spremuta di passato / fatto di luoghi, persone, desideri / ferite, dolori, ricordi / tenuti stretti.<br />Macedonia di parole arruffate / per lasciare andare / per imparare / per restituire qualcosa / per reclamare qualcuno / per attraversare chiss&agrave;, un confine</i><br /><br />Le poesie contenute in questa raccolta sono state scritte in circa cinque anni, raccontano di un passato lontano, l&#39;infanzia e un passato pi&ugrave; recente fatto di immagini, universi in technicolor, persone, desideri, dolore e bellezza.<br />La costante in ognuna &egrave; il non detto, &egrave; la visione dell&#39;autrice che ha serbato quegli attimi dentro di s&eacute; senza<br />condividerli, senza plasmarli in materia di realt&agrave;. Un companatico mai spezzato e mai diventato comunione. Sono l&#39;immateriale decodifica di un individuo in cerca della propria identit&agrave;. Una ricerca silenziosa intrapresa nelle sfumature dei dettagli colti da uno sguardo coltivato in silenzio, che usa un linguaggio tutto suo per raccontarsi la realt&agrave;, per cercare di capirla in attesa di imparare ad abitarla.<br /><br />Il confine da attraversare &egrave; quello della propria interiorit&agrave;, che pu&ograve; essere rifugio o prigione, ma anche il confine dello sguardo del lettore che pu&ograve; diventare spazio di contatto.