Quando Mary Shelley scrisse questo celebre romanzo, intorno al 1816, aveva appena 19 anni. 'Frankenstein', dopo una seconda stesura datata 1831, è diventato immortale come romanzo gotico e come figura stereotipica dell'immaginario orrorifico, tanto da essere uno dei soggetti più trattati in ambito cinematografico e televisivo. Il dottor Frankenstein che riporta in vita la propria mostruosa creatura, raccontato nel romanzo in forma epistolare, è un vero e proprio mito della letteratura e rappresenta una sorta di allegoria che contribuì al successo immortale dell'opera: è probabile infatti che la figura spaventosa del mostro fosse una personificazione della paura che all'inizio dell'Ottocento si provava per lo sviluppo tecnologico e per il repentino mutamento di tutte le precedenti abitudini quotidiane e sociali in tutta l'area inglese.