Il praticante avvocato è una categoria poco considerata quando si parla di riforme del lavoro, ma meriterebbe qualche attenzione in più. Sottoposto a ritmi massacranti, costretto a fare file interminabili negli uffici dei tribunali per depositare un atto o ritirare un fascicolo, è sempre il primo ad arrivare in studio e l'ultimo ad andarsene. Tutto questo in cambio di qualche spicciolo e di una carezza da parte del suo padroncino. L'aspetto più angosciante della vita del praticante è però l'udienza in tribunale, dove è un pesce rosso in mezzo agli squali. Non sa come muoversi, il padroncino gli ha detto "vai e chiedi un rinvio", ma poi le cose come al solito si complicano sempre e di fronte al verbale d'udienza comincia a pensare che era meglio lavorare nell'officina di papà (lo penso anch'io...). Questo piccolo prontuario vuole servire proprio a superare questi momenti di smarrimento, di perdita delle coordinate spazio-temporali, di dissoluzione dell'io, direbbe Freud, di "e mo' che ce scrivo su 'sto fojo?", direbbe Tomas Milian. Il prontuario, pensato per il praticante, può servire ovviamente anche all'avvocato, magari per sciogliere un dubbio o semplicemente per fare più in fretta. I verbali sono stati aggiornati alle ultime novità normative, tra le quali si segnala il D.L. 69/2013 conv. in L. 98/2013 in materia di conciliazione nel rito ordinario e nelle controversie di lavoro (cd. decreto del fare). Alcune formule sono state riviste e altre inserite ex novo, come quelle in materia di separazione e divorzio.