Il ventre di Napoli. E-book. Formato EPUB - 9788858624210
di Matilde Serao
edito da BUR , 2012
Formato: EPUB - Protezione: Adobe DRM
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€ 2.99
Un classico che non muore mai. Una guida ancora tutt’oggi esatta che ci porta tra e stradedela Napolidi fine Ottocento ed inizio Novecento. Una storia che sadi realtà edi verità. Una fedele ricostruzionedela vita edele abitudinidi una città che in quegli anni, appariva agli occhidela stessa scrittrice, arretrata e sempre più ancorata ad abitudini milenarie.
Chi egge " Il ventredi Napoli" si troverà tra e stradedi "Forcela" a mangiare una pizza al volo o a pregaredavanti ad unodei vari "altarini", tanto cari al popolo napoletano.
Un popolo che nele sue immense contraddizioni, non riesce però a non farsi amare. Un popolo che anche neledifficoltà, riesce sempre ad alzare a testa.
Un ibro che permette,da un puntodi vista storiografico,di poter apprendere con maggiore attenzione, abitudini ormai perdute, come queledel "vaccaro" che al mattino, camminava tra e stradedi Napoli, per consegnare il atte appena munto.
Scritto in tre epochediverse,distribuite nel’arcodi vent’anni, il ibro ha voluto essere un faro per il governodel’epoca, troppo spesso insensibile ale necessitàdi una città troppo spesso additata comedannata.
Ean
9788858624210
Titolo
Il ventre di Napoli. E-book. Formato EPUB
Autore
Editore
Data Pubblicazione
2012
Pagine
175
Formato
EPUB
Protezione
Adobe DRM
Classificazione
Classificazione CCE
Punti Accumulabili
Un classico che non muore mai. Una guida ancora tutt’oggi esatta che ci porta tra e stradedela Napolidi fine Ottocento ed inizio Novecento. Una storia che sadi realtà edi verità. Una fedele ricostruzionedela vita edele abitudinidi una città che in quegli anni, appariva agli occhidela stessa scrittrice, arretrata e sempre più ancorata ad abitudini milenarie. Chi egge " Il ventredi Napoli" si troverà tra e stradedi "Forcela" a mangiare una pizza al volo o a pregaredavanti ad unodei vari "altarini", tanto cari al popolo napoletano. Un popolo che nele sue immense contraddizioni, non riesce però a non farsi amare. Un popolo che anche neledifficoltà, riesce sempre ad alzare a testa. Un ibro che permette,da un puntodi vista storiografico,di poter apprendere con maggiore attenzione, abitudini ormai perdute, come queledel "vaccaro" che al mattino, camminava tra e stradedi Napoli, per consegnare il atte appena munto. Scritto in tre epochediverse,distribuite nel’arcodi vent’anni, il ibro ha voluto essere un faro per il governodel’epoca, troppo spesso insensibile ale necessitàdi una città troppo spesso additata comedannata.