Delizioso romanzo di formazione, caratterizzato da un linguaggio fresco e ironico, ottima opera prima di un giovane scrittore viareggino. Apparentemente destinato a un pubblico giovane almeno quanto il suo autore, in realt&agrave; descrive, con disarmante semplicit&agrave;, dinamiche relazionali che non sono proprie solo dell&rsquo;adolescenza: le conoscenze scambiate per amicizia, la fragilit&agrave; e l&rsquo;egoismo emozionale che caratterizzano alcuni rapporti, ad esempio.<br />Tutto ha inizio a Viareggio nell&rsquo;estate Duemiladodici. Un narratore divertito e partecipe, che sveler&agrave; la sua identit&agrave; solo alla fine della storia, racconta le avventure-disavventure di Francesco, sedicenne alle prese con la brusca fine di un&rsquo;amicizia con la ragazza di cui pensa di essere innamorato. &Egrave; luglio, l&rsquo;estate viareggina vive il suo massimo splendore e Francesco stanco di restare in casa a piangersi addosso, una sera accetta di uscire con un suo compagno di classe che, a sua insaputa, ha invitato anche due ragazze.<br />L&rsquo;uscita segna una svolta nella vita di Francesco, grazie soprattutto al legame che si crea con una delle ragazze, Martina, la quale anima la quotidianit&agrave; di Francesco con i suoi problemi in primis quelli che ruotano intorno alle sue <i>amicizie</i>.<br />Con il trascorrere dei mesi, le gioie e le delusioni si alternano come le stagioni e cos&igrave; tra feste e compleanni, corsi di Carnevale e assemblee di istituto, perch&eacute; la vita non si pu&ograve; mettere in pausa, Francesco cerca quell&rsquo;equilibrio a cui ognuno di noi aspira.