Dal giubileo al centenario: Strategie di comunicazione politico-religiosa tra il Trecento e il primo Novecento. E-book. Formato Mobipocket - 9788878536005
di Matteo Sanfilippo
edito da SETTE CITTÀ , 2017
Formato: Mobipocket - Protezione: nessuna
€ 3.99
Nel primo capitolo di questo lavoro è sintetizzata l’evoluzione
dei giubilei ordinari dal 1300 al 1900. In questa plurisecolare
cavalcata si vedrà come il fenomeno giubilare propriamente detto
è affiancato da indulgenze plenarie straordinarie, che inizialmente
prolungano il fenomeno principale, ma poi da esso si distaccano.
Nel secondo capitolo si segue quindi la discussione storiografica e
la documentazione storica sulla nascita e l’evoluzione dei giubilei
straordinari dal primo Cinquecento alla Breccia di Porta Pia. Il terzo
capitolo mostra come Leone XIII, asceso al Soglio poco dopo la fine
dello Stato pontificio, si serva di numerosi giubilei straordinari per
ridare visibilità politica a una Santa Sede senza più territori. In questa
strategia, a volte frenetica, i giubilei si accompagnano agli anniversari
(centenari, cinquantenari, ecc.), che ispirano pellegrinaggi o raccolte
di messaggi utili per non far dimenticare all’Europa e al mondo intero
la questione romana. Scomparso papa Pecci, la Chiesa di Roma non
rinuncia a utilizzare ricorrenze e giubilei straordinari come strumento
di visibilità politica e alla fine li incrocia nel centenario costantiniano
del 1913, discusso nel quarto capitolo. Questa iniziativa è inizialmente
pensata come celebrazione di un anniversario significativo e poi
diviene giubileo straordinario. In tale occasione il discorso politico,
cioè il rapporto tra Stato e Chiesa, è esplicito e precede di poco il
primo importante accordo tra i due, cioè il Patto Gentiloni e l’ingresso
ufficiale dei cattolici nell’arena italiana.
dei giubilei ordinari dal 1300 al 1900. In questa plurisecolare
cavalcata si vedrà come il fenomeno giubilare propriamente detto
è affiancato da indulgenze plenarie straordinarie, che inizialmente
prolungano il fenomeno principale, ma poi da esso si distaccano.
Nel secondo capitolo si segue quindi la discussione storiografica e
la documentazione storica sulla nascita e l’evoluzione dei giubilei
straordinari dal primo Cinquecento alla Breccia di Porta Pia. Il terzo
capitolo mostra come Leone XIII, asceso al Soglio poco dopo la fine
dello Stato pontificio, si serva di numerosi giubilei straordinari per
ridare visibilità politica a una Santa Sede senza più territori. In questa
strategia, a volte frenetica, i giubilei si accompagnano agli anniversari
(centenari, cinquantenari, ecc.), che ispirano pellegrinaggi o raccolte
di messaggi utili per non far dimenticare all’Europa e al mondo intero
la questione romana. Scomparso papa Pecci, la Chiesa di Roma non
rinuncia a utilizzare ricorrenze e giubilei straordinari come strumento
di visibilità politica e alla fine li incrocia nel centenario costantiniano
del 1913, discusso nel quarto capitolo. Questa iniziativa è inizialmente
pensata come celebrazione di un anniversario significativo e poi
diviene giubileo straordinario. In tale occasione il discorso politico,
cioè il rapporto tra Stato e Chiesa, è esplicito e precede di poco il
primo importante accordo tra i due, cioè il Patto Gentiloni e l’ingresso
ufficiale dei cattolici nell’arena italiana.
Ean
9788878536005
Titolo
Dal giubileo al centenario: Strategie di comunicazione politico-religiosa tra il Trecento e il primo Novecento. E-book. Formato Mobipocket
Autore
Editore
Data Pubblicazione
2017
Formato
Mobipocket
Protezione
nessuna
Soggetto
Classificazione CCE
Argomento
Punti Accumulabili