<br /><b>&ldquo;Un bel giallo ambientato a Milano che Matteo Speroni tanto ha raccontato nei suoi articoli sul <i>Corriere della Sera</i>&rdquo; (Dario Crapanzano)</b><br /><br />A Milano alcune persone spariscono una dopo l&rsquo;altra, senza lasciare tracce. Gli scomparsi si ritrovano in un edificio misterioso, prigionieri e isolati in diverse stanze, senza sapere il perch&eacute;. L&rsquo;unica cosa che ricordano &egrave; che sono state rapite e portate in quel luogo, strutturato in camere simili a celle, senza finestre. Le persone, che non hanno alcun apparente legame tra loro, vengono sequestrate una a una, nell&rsquo;arco di alcuni mesi. All&rsquo;interno dell&rsquo;edificio non c&rsquo;&egrave; modo di misurare il tempo, i cicli di giorno e notte scorrono uniformi. Unico riferimento, la cadenza dei pasti, che vengono per&ograve; somministrati a intervalli irregolari. I carcerati vengono messi in relazione tra loro dal probabile sequestratore, o sequestratori, tramite un interfono, che permette soltanto contatti a due a due, con tempi e modi imprevedibili. I contatti s&rsquo;incrociano e, man mano, le persone si conoscono, ma sempre e solo a coppie. A indagare sul mistero della catena di scomparse, il commissario Egidio Luponi, poliziotto &ldquo;all&rsquo;antica&rdquo;, alla soglia della pensione, che segue il suo &ldquo;fiuto&rdquo; investigativo e, passo dopo passo, si mette sulle tracce del colpevole, o dei colpevoli, dei rapimenti. Sulla citt&agrave;, la pi&ugrave; europea e all&rsquo;avanguardia d&rsquo;Italia, incombe l&rsquo;ombra di un disegno criminale machiavellico, che sembra non avere fine. Chi pu&ograve; avere orchestrato un piano tanto perfetto, diabolico e indecifrabile? E perch&eacute;?<br /><br /><b>Matteo Speroni. </b>Nato a Milano nel 1965, laureato in filosofia, giornalista del <i>Corriere della Sera</i> (vice-caposervizio nella cronaca milanese) e scrittore. Nel 2010 pubblica il romanzo <i>I diavoli di via Padova</i> (Cooper) e nel 2011 il romanzo <i>Brigate Nonni</i> (Cooper). Nel marzo del 2014 esce il libro <i>Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito</i> (Milieu edizioni), scritto con Arnaldo Gesmundo, uno dei protagonisti della storica rapina di via Osoppo a Milano, nel 1958. La prefazione &egrave; di Antonio Di Bella. Sempre nel 2014 esce una nuova edizione, per Milieu, del romanzo <i>I diavoli di via Padova</i> e va in scena al Teatro Verdi di Milano lo spettacolo <i>Diavoli dannati</i>, tratto da <i>I diavoli di via Padova</i>, con le musiche originali del cantautore Folco Orselli. Nel 2015 firma la prefazione della riedizione del romanzo di Cesare Pavese <i>Il carcere</i>, nell&rsquo;ambito della <i>Biblioteca della Resistenza</i>, edita dal <i>Corriere della Sera</i>, e Milieu ripubblica <i>Brigate Nonni</i>. Matteo Speroni &egrave; anche autore di spettacoli in forma di <i>reading</i> con Folco Orselli. Dal 2015 fa parte del gruppo di docenti della scuola di scrittura <i>Belleville</i>, a Milano, con il suo laboratorio <i>Dalla cronaca al racconto</i>.<br />&nbsp;