A partire dalla rilettura dei classici, le tragedie di Sofocle, di Eschilo, di Euripide, l&rsquo;<i>Iliade</i> e l&rsquo;<i>Odissea</i> di Omero, Mauro Manica si concentra sul mito di Elettra, la figlia che uccide la madre, Clitemnestra, per vendicare l&rsquo;assassinio dell&rsquo;amato padre, Agamennone.&nbsp;<br />Da Jung in poi, il complesso di Elettra diventa il corrispettivo femminile dell&rsquo;Edipo, ma il nostro Autore supera questa definizione per addentrarsi in una riflessione pi&ugrave; ampia sul femminile e sul maschile fino, ad affrontare il delicato tema dell&rsquo;identit&agrave; di genere.&nbsp;<br />E cos&igrave; che la storia di Agnese, una diciottenne che riesce a far adottare al suo liceo un protocollo che riconosce il diritto di dotarsi di un&rsquo;identit&agrave; <i>alias</i>, diventa un nuovo punto di partenza per interrogarsi sui concetti di &ldquo;identit&agrave; di genere&rdquo; e &ldquo;modalit&agrave; dell&rsquo;essere&rdquo;.&nbsp;<br />Se il concetto di genere &egrave; meramente biologico, l&rsquo;essere umano non va appiattito su questa dimensione, ma gli va riconosciuta la possibilit&agrave; di diventare la persona che autenticamente &egrave;. Un percorso complesso che viene paragonato al viaggio di Ulisse per ritrovare s&eacute; stesso e la sua Itaca.