Introduzione di&nbsp;Patrizia Del Puente<br /><br />Mauro Tartaglia, l&rsquo;autore dei due volumi,&nbsp;<i>Dizionario dialettale di Melfi e Zibaldone</i>, ha svolto un lavoro enorme e preciso sul dialetto di Melfi, sua amata citt&agrave;, dimostrando che egli aveva chiaro, anche in tempi non favorevoli al dialetto, quanto fosse importante e, da docente serio, ha pensato di scrivere un&rsquo;opera che restituisse ai lettori la grandezza della lingua locale melfitana. La moglie e i figli, consapevoli del valore del marito e padre, non hanno voluto che la sua ultima creatura rimanesse sconosciuta al mondo e hanno deciso di pubblicare l&rsquo;opera quando egli non c&rsquo;era pi&ugrave;.<br />La competenza linguistica, pur se l&rsquo;autore non era linguista di professione, &egrave; evidente e indiscutibile. La sua sensibilit&agrave; ai suoni del dialetto melfitano traspare da ogni parola che egli trascrive in maniera pressoch&eacute; perfetta, come afferma la professoressa Patrizia Del Puente, direttrice del Centro Internazionale di Dialettologia, nella Introduzione, apprezzando l&rsquo;aspetto sociale, culturale e la correttezza scientifica dell&rsquo;approccio dell&rsquo;autore, nella considerazione che il dialetto &egrave; una lingua a tutti gli effetti, basti ricordare che anche l&rsquo;italiano altro non &egrave; se non l&rsquo;evoluzione di un dialetto, il dialetto fiorentino. Il volume&nbsp;<i>Zibaldone</i>, partendo dalle parole del&nbsp;<i>Dizionario</i>&nbsp;lo completa, annotando via via riflessioni, pensieri, notizie varie: i lettori, quindi, possono&nbsp; avvicinarsi davvero a un patrimonio morale e materiale che li riguarda.