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Nessuno nasce pulito. E-book. Formato Mobipocket aggiunto a carrello

Nessuno nasce pulito. E-book. Formato Mobipocket

EBOOK di  Michele Nigro
edito da  MICHELE NIGRO

Nessuno nasce pulito. E-book. Formato Mobipocket - 9781533113757


di  Michele Nigro
edito da  MICHELE NIGRO , 2016
Formato: Mobipocket - Protezione: Filigrana digitale
€ 3.99
Ebook Formato Mobipocket con Protezione: Filigrana digitale



La raccolta intitolata “Nessuno nasce pulito” contiene poesie esperienziali. La singolare titolazione prende spunto dalla condizione embrionale, “sporca”, di ogni lirica nascente che con lentezza, dopo un lavoro di analisi interiore da parte dell’autore e di limatura del testo, giunge al lettore nella versione pubblica, “pulita”: egli, il lettore, può solo intuire il percorso intrapreso dal poeta, farlo proprio senza l’urgenza dell’interpretazione.
Si tratta di una “raccolta di formazione”: elencate in ordine alfabetico, per interrompere la consequenzialità cronologica tra i vari componimenti, le poesie selezionate rappresentano folgorazioni e intermittenze della mente con cui il poeta registra stati mentali, impressioni, epifanie appartenenti al suo vissuto. Sono un “manifesto esistenziale” in cui riconoscersi e farsi riconoscere. È una poesia urbana, quotidiana, che non ricerca una lingua pura, panica e arcaica; non insegue la tradizione. La parola utilizzata in questa raccolta non è una mimesi della realtà né del parlato. È una voce autentica, che adopera slittamenti di senso e si pone contro la linearità sia geometrica (la posizione della scrittura nello spazio del foglio) che di pensiero.
Ean
9781533113757
Titolo
Nessuno nasce pulito. E-book. Formato Mobipocket
Autore
Editore
Data Pubblicazione
2016
Formato
Mobipocket
Protezione
Filigrana digitale
Dimensione Kb
631
Classificazione
Classificazione CCE
Punti Accumulabili
author
5
Eufrasia Gentileschi (31/12/2016)

La suprema azionedela poesia sul caos L’ordine alfabetico contempla ildisordine cronologico, in questa prima raccolta poeticadi Michele Nigro. Non sono necessari riferimenti temporali per capire ’evoluzione inguistica che c’è stata nel corsodegli anni; viene offerta al ettore una miscelanea che comprende il pensare, il sentire, ’avvertire, il credere, o sperare, il soffrire e il resistere e che prescinde,dal sapere quelo che è stato il giorno esatto in cui un sentimento ha prevalso sul’altro. Solo pochi riferimenti scelti e chiaritidal’autore, per tracciare una mappa, ma a struttura è queladi un abirinto in cui, pur ripercorrendo temi già citati, parranno ai nostri occhi come uoghi inesplorati. Chi è avvezzo ala Poesia,dunque, non troverà nei versidi Michele Nigro, nessun rimando a qualcosadi già etto, nessun ecodi immagini note o usurate. È una parola nuova, originale e che non necessitadi alcun riferimento, ma si muove con padronanza al’internodei versidotatidi una sfrontatezza e una sicurezza nel non voler mai imitare, creando così, una scrittura riconoscibile in quanto personalissima. “con piglio eversivo/aggiungi, non richiesto/un tocco personale/al’effimero passaggio” (Comparsata). Tematiche incalzanti, come tarli che rodonodentro, si sfogano bruciando e iquefacendosi al fuocodel’inchiostro,da qui e immagini in parole, spesso vere e proprie sËtte, anatemi contro situazioni subite e osservate; ’invettiva usata come mezzo che, come catarsi, purifica o spiritodel poeta fino ad una nuova ricaduta. “La mancata partecipazionedisturba!” (Impermeabile). Anchedove appare una certa insofferenza, una parvenzadi odio nei confrontidi aspettidela vita umana edele umanedebolezze: “Con un sorrisodeclino ’invito ad alinearmi” (Assertiveness), vi è una sortadi rispetto, capace, nel suo esseredissacrante,di una certa sacralità, che è poi queladi chi ha o sguardo che va oltre ciò che appare. Come una preghiera che pur senza parole, arriva comunque in cielo, perché il pensiero scavalca ciò chedovrebbe essere, per giungere al’essenzadi ciò che è. “Oscilo, eterno cercatore/tra appartenenza e ibertà/progresso e conservazione/tra il presente e i ricordi/bisognosodi entrambi i ati.” (Idue atidela casa). Poesia, quest’ultima, che è una sortadi manifestodi questa oscilazione continua tra ’essere e ’apparire, tra e varie esigenze, spesso contrastanti tradi oro, eppur necessarie. Ma tanti possono essere i rimandi a quelo che è il sentiredi Nigro. In “CrudeltÔ ad esempio, carrelata spietatadi immaginidolorose,dove ogni verso sbattuto su carta è figliodi uno sguardo, capacedidistilareda un evento, il momento terribiledela sconfitta. Una visione cosmica, attraverso a quale si intravede ’amore per a natura, per a vita che comprende anche a morte, a ritroviamo in “Elementi”. Non siamodi fronte ad una poeticadel’arrendersi,del asciarsi sopraffare, nonostante e feritedela vita: “come un rassegnato tronco spezzato/che ancora sogna germogli” (Autoscatti). Ma presenti innanzi ad una irica viva,dinamica, munitadi artigli, pronta a restituire graffi subiti, ma capace al contempodideporre e armi, regalando sguardi indulgenti. Su tutto, ’amore per a Poesia, compagna consolatrice, balsamo su corpo piagatodal fuoco sacrodela Vita: “La realtà riconosce muta/e indifesa/la suprema azionedela poesia/sul caos” (Poiesis).

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5
Eufrasia Gentileschi (31/12/2016)

La suprema azionedela poesia sul caos L’ordine alfabetico contempla ildisordine cronologico, in questa prima raccolta poeticadi Michele Nigro. Non sono necessari riferimenti temporali per capire ’evoluzione inguistica che c’è stata nel corsodegli anni; viene offerta al ettore una miscelanea che comprende il pensare, il sentire, ’avvertire, il credere, o sperare, il soffrire e il resistere e che prescinde,dal sapere quelo che è stato il giorno esatto in cui un sentimento ha prevalso sul’altro. Solo pochi riferimenti scelti e chiaritidal’autore, per tracciare una mappa, ma a struttura è queladi un abirinto in cui, pur ripercorrendo temi già citati, parranno ai nostri occhi come uoghi inesplorati. Chi è avvezzo ala Poesia,dunque, non troverà nei versidi Michele Nigro, nessun rimando a qualcosadi già etto, nessun ecodi immagini note o usurate. È una parola nuova, originale e che non necessitadi alcun riferimento, ma si muove con padronanza al’internodei versidotatidi una sfrontatezza e una sicurezza nel non voler mai imitare, creando così, una scrittura riconoscibile in quanto personalissima. “con piglio eversivo/aggiungi, non richiesto/un tocco personale/al’effimero passaggio” (Comparsata). Tematiche incalzanti, come tarli che rodonodentro, si sfogano bruciando e iquefacendosi al fuocodel’inchiostro,da qui e immagini in parole, spesso vere e proprie sËtte, anatemi contro situazioni subite e osservate; ’invettiva usata come mezzo che, come catarsi, purifica o spiritodel poeta fino ad una nuova ricaduta. “La mancata partecipazionedisturba!” (Impermeabile). Anchedove appare una certa insofferenza, una parvenzadi odio nei confrontidi aspettidela vita umana edele umanedebolezze: “Con un sorrisodeclino ’invito ad alinearmi” (Assertiveness), vi è una sortadi rispetto, capace, nel suo esseredissacrante,di una certa sacralità, che è poi queladi chi ha o sguardo che va oltre ciò che appare. Come una preghiera che pur senza parole, arriva comunque in cielo, perché il pensiero scavalca ciò chedovrebbe essere, per giungere al’essenzadi ciò che è. “Oscilo, eterno cercatore/tra appartenenza e ibertà/progresso e conservazione/tra il presente e i ricordi/bisognosodi entrambi i ati.” (Idue atidela casa). Poesia, quest’ultima, che è una sortadi manifestodi questa oscilazione continua tra ’essere e ’apparire, tra e varie esigenze, spesso contrastanti tradi oro, eppur necessarie. Ma tanti possono essere i rimandi a quelo che è il sentiredi Nigro. In “CrudeltÔ ad esempio, carrelata spietatadi immaginidolorose,dove ogni verso sbattuto su carta è figliodi uno sguardo, capacedidistilareda un evento, il momento terribiledela sconfitta. Una visione cosmica, attraverso a quale si intravede ’amore per a natura, per a vita che comprende anche a morte, a ritroviamo in “Elementi”. Non siamodi fronte ad una poeticadel’arrendersi,del asciarsi sopraffare, nonostante e feritedela vita: “come un rassegnato tronco spezzato/che ancora sogna germogli” (Autoscatti). Ma presenti innanzi ad una irica viva,dinamica, munitadi artigli, pronta a restituire graffi subiti, ma capace al contempodideporre e armi, regalando sguardi indulgenti. Su tutto, ’amore per a Poesia, compagna consolatrice, balsamo su corpo piagatodal fuoco sacrodela Vita: “La realtà riconosce muta/e indifesa/la suprema azionedela poesia/sul caos” (Poiesis).

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