"Sessantotto!", un anno indimenticabile che MicroMega, in occasione del cinquantesimo anniversario, ha deciso di celebrare con un numero speciale – composto da due volumi inseparabili. Un doppio dorso ricco di testimonianze e di preziosi materiali d'archivio.A cinquant'anni da quel movimento che in qualche modo ha cambiato il volto del paese, e non solo, la rivista diretta da Paolo Flores d'Arcais – che presenta il numero con una breve introduzione – ha raccolto i ricordi di illustri personalità, italiane e straniere, su quella indimenticabile stagione. Un'ampia sezione è infatti composta dai racconti di personaggi del calibro di Andrea Camilleri, Sveva Casati Modignani, Eva Cantarella, Massimo Cacciari, Letizia Battaglia, Piera Degli Esposti, Loriano Macchiavelli, Edoardo Boncinelli, Francesca Marciano, Renzo Piano, Carlo Verdone, Nicola Piovani e Francesco Guccini. Sono stati coinvolti anche giornalisti come Luciana Castellina e Paolo Mieli, all'epoca giovanissimo cronista dell'Espresso. Non mancano le testimonianze di chi il Sessantotto l’ha osteggiato, come il magistrato Gian Carlo Caselli, o di chi l'ha vissuto indirettamente, come i giuristi Lorenza Carlassare e Gustavo Zagrebelsky. Infine, i ricordi di padre Alex Zanotelli - che offrono uno sguardo sul Sessantotto interno alla Chiesa - e dello stesso Paolo Flores d’Arcais. Tra gli stranieri: Paul Auster, Karl Dietrich Wolff (all'epoca presidente dell'Sds, l'organizzazione leader del Sessantotto in Germania), Axel Honneth, Todd Gitlin, Martin Walser e Irena Grudzinska Gross.Arricchisce questa raccolta la testimonianza di Anne Wiazemsky, all’epoca moglie di Jean-Luc Godard, che emerge dagli estratti – inediti in italiano – del libro Un an après; il dibattito sulla Primavera di Praga che vide allora confrontarsi Milan Kundera, Václav Havel e Karel Kosík; nonché una delle ultime interviste rilasciate da Rudi Dutschke poco prima di morire, nel 1979.A questa sezione, si affianca quella relativa ai materiali d'archivio. Un ampio articolo, dal titolo «Una tigre di carta contro gli studenti», ricorda come la stampa (borghese) si scagliasse contro il movimento: una manipolazione sistematica volta a reprimere le proteste dei giovani. In appendice un durissimo editoriale di Indro Montanelli («Gli altri giovani») apparso sul Corriere della Sera nel quale invitava gli universitari a dissociarsi dai "violenti". E la celebre poesia «Il Pci ai giovani!» di Pier Paolo Pasolini con tutte le polemiche che ne scaturirono.Tra il materiale riproposto, la cronaca della famosa battaglia di Valle Giulia apparsa sull'Espresso; il dibattito tra i leader internazionali del movimento – tra cui spicca il francese Daniel Cohn-Bendit – e quello tra alcuni docenti dell'epoca (Vitucci, De Finetti, Quaroni e Satta) pubblicati su Panorama; il confronto-processo organizzato dal settimanale di Scalfari fra alcuni esponenti del Sessantotto romano (tra cui Massimiliano Fuksas e Oreste Scalzone) e lo scrittore Alberto Moravia. Completa la rassegna un articolo di Mario Tronti, dal titolo «Lenin in Inghilterra», apparso nel 1964 su La Classe Operaia; una vivace tavola rotonda su limiti e prospettive del Sessantotto pubblicata dall’Espresso nel 1988 e che vedeva a confronto Adriano Sofri, Paolo Flores d'Arcais, Gianni De Michelis, Fabio Mussi, Lea Melandri, Ernesto Galli della Loggia e Roberto Formigoni; e, infine, un collage con le esternazioni più ideologiche, folcloristiche e deliranti del giornale (e movimento politico) Servire il popolo, di quel maoista di Aldo Brandirali che, convertito a Comunione e liberazione, negli anni Duemila terminerà la sua parabola politica come assessore di Forza Italia.