A offrire un quadro dettagliato della situazione e della posta in gioco è la prima sezione del numero che si apre con un’ampia rassegna dei casi più eclatanti di censure politicamente corrette degli ultimi anni, a cura di Ingrid Colanicchia. La filosofa Gloria Origgi descrive invece la genesi e gli sviluppi di questa ideologia tutta americana; mentre la sociologa Chiara Saraceno analizza gli effetti delle rivendicazioni identitarie sui corsi di studio universitari; Gérard Biard, caporedattore del settimanale satirico Charlie Hebdo, rivendica dal canto suo il diritto alla libertà di offesa, parte integrante della libertà di espressione; e infine la filosofa femminista francese Élisabeth Badinter mette in guardia dal ritorno del religioso e dai rischi dei comunitarismi.Specificamente dedicata a potenzialità, rischi e limiti del movimento #MeToo – che si muove tra sacrosante rivendicazioni e rischi di derive giustizialiste e puritane – è invece la seconda sezione del numero con interventi di Ginevra Bompiani, Cinzia Sciuto, Silvia Bencivelli, Simona Argentieri, Stefano Ciccone, Caterina Malavenda, Sveva Casati Modignani, Elena Stancanelli, Giulia Blasi, Simonetta Agnello Hornby, Eva Cantarella e Telmo Pievani.