Ho preso le chiavi? &egrave; un flusso di coscienza, una folla di pensieri stretti insieme in un unico coro sotto al palco di chi li ha prodotti e trascritti. Si orchestra cos&igrave; un concerto di episodi passati, ricordi familiari e situazioni presenti; proiezioni e speranze, flashback e di-vagazioni; discorsi diretti e immaginazioni, fotografie di cagnolini e di sculture, arte e medicina.<br />Mimmo Scuderi parla tra s&eacute; e s&eacute; aspettandosi forse una risposta dalla sua coscienza.<br />Parla con l&rsquo;amico a quattro zampe Barney, capace di comunicare con l&rsquo;autore in tutti i modi dell&rsquo;amore.<br />Parla con altre persone trascrivendone i dialoghi.<br />Ho preso le chiavi? &egrave; una lunga pagina di diario, un memoriale senza data, uno svuotatasche di cui Mimmo si approfitta per diffondere i suoi credo religiosi, i suoi personali manufatti artistici, le sue idee studiate di benessere fisico non convenzionale.<br />Chi legge trova quotidianit&agrave; e sentimenti in questo libro che inizia e finisce in medias res lasciando sospesa la possibilit&agrave; di continuare interiormente la conversazione, con l&rsquo;autore e i suoi personaggi, con un cucciolo che tiene compagnia e scalda il cuore, con chi &egrave; accanto. In ogni forma.<br />&nbsp;