<b>La carriera di Addison come fotomodella sta andando a picco.</b> A soli ventinove anni lo spietato meccanismo delle agenzie di moda sta per espellerla e lei non sa che cosa fare della sua vita. Viene da una <b>relazione difficile</b>, non &egrave; mai stata cos&igrave; lanciata da avere un granch&eacute; da parte, &egrave; demotivata e si sente senza valore. Per questo quando le propongono delle foto erotiche per un ricco committente anonimo si trova ad accettare. Dopo le foto viene un filmato, e dopo il filmato una proposta sconvolgente: diventare una delle sette professioniste sul libro paga del misterioso Signor K, <b>professioniste destinate a intrattenerlo dal punto di vista sessuale, </b>in cambio di una sistemazione di lusso e di una paga pi&ugrave; che congrua.<br />Il Signor K &egrave; il rampollo di una dinastia industriale e ha da poco subito un grave lutto. <b>&Egrave; cinico, insensibile, maschilista... </b>ma almeno non &egrave; brutto e le cose, con lui, sono sempre chiarissime. Addison scopre che accontentarlo non &egrave; difficile e che la vita con le sue nuove &ldquo;colleghe&rdquo; non &egrave; poi male. E l&rsquo;autista del Signor K, Joel, ha una faccia da criminale, ma un animo pulito... sar&agrave; forse lui a insegnarle di nuovo a volersi bene?<br />--<br />CONTIENE SCENE ESPLICITE - CONSIGLIATO A UN PUBBLICO ADULTO<br />--<br />&quot;Non mi aspettavo che mi venisse ad aprire Mayer in persona. Cio&egrave;, il Signor K.<br />Fermo sulla porta, mi squadr&ograve; da capo a piedi. Era vestito in modo informale, con un dolcevita scuro e dei pantaloni sportivi.<br />&laquo;Addison&raquo; disse. &laquo;Felice di conoscerti. Puoi chiamarmi Signor K&raquo;.<br /><i>Bene, bene, mettiamo subito i dipendenti a loro agio, eh?</i><br />&laquo;S&igrave;, Signor K&raquo;.<br />Mi fece segno di seguirlo all&rsquo;interno. Era un appartamento enorme, in penombra.<br />&laquo;Non &egrave; la mia residenza di famiglia, &egrave; chiaro. &Egrave; un posto riservato che tengo per i momenti di svago. Tu sei un momento di svago, si spera&raquo;. L&rsquo;ultima frase l&rsquo;aveva detta con un sospiro un po&rsquo; infastidito.<br /><i>Cominciamo benissimo.</i><br />&laquo;Si spera&raquo; confermai.<br />Entrammo in un salone.&nbsp;<br />&laquo;&Egrave; tutto bellissimo&raquo; mi sentii in dovere di dire.<br />&laquo;S&igrave;? Sono felice che ti piaccia. Ora dovresti spogliarti&raquo;.<br />Restai interdetta. Mi aspettavo un approccio pi&ugrave; soft, forse. Oddio, non so che cosa mi aspettassi, ma non un invito a spogliarmi appena entrata in casa.<br />Comunque fosse... era quello per cui mi pagava, no? L&rsquo;idea di andare a letto con lui non mi sorrideva in modo particolare, ma avevamo detto che potevo tirarmi indietro quando volevo... giusto?<br />Lasciai la mia giacca leggera su un divano. Poi mi sfilai le scarpe a tronchetto, la maglia, la gonna... iniziavo a essere in imbarazzo, anche perch&eacute; K, l&igrave;, era rimasto vestito.<br />Fece una cosa strana. Prese un cuscino dal divano e lo butt&ograve; per terra, su un tappeto persiano sui toni del bordeaux. Non capii subito che cosa volesse.<br />Poi ci arrivai.<br />&laquo;Oh&raquo; dissi. &laquo;Scusi&raquo;.<br />Mi inginocchiai sul cuscino. Cos&igrave; com&rsquo;ero, in slip e reggiseno. Era tutto piuttosto inquietante.<br />K si avvicin&ograve; a me e mi trovai il cavallo dei suoi pantaloni davanti alla faccia.<br />Non mi diede una buona sensazione. Era troppo intimo, iniziare con una fellatio. Capivo che mi pagava per fare quello che andava a lui, ma non ero solo un buco da fottere. Ero una sua dipendente... e ai dipendenti devi anche mostrare un po&rsquo; di rispetto, no?&nbsp; Potevo alzarmi e andarmene &ndash; vaffanculo i soldi.<br />Ma K non se lo tir&ograve; fuori. Mi pos&ograve; una mano sulla testa e mi accarezz&ograve; i capelli come se fossero il pelo di un animale domestico.&quot;