&ldquo;Buongiorno, mi chiamo Alberto, e sono un albero&rdquo;.<br />L&rsquo;incipit &egrave; fulminante, se consideri che non si tratta di un libro di botanica.<br />Questo libro &egrave; una storia d&rsquo;amore tra un albero, che diventa uomo, e una donna, che dicono sia matta.<br />Una fiaba per adulti che ci ricorda chi siamo e cosa possiamo fare, attraverso il ciclo dei vinti, di quelli che si sono accontentati.<br />Mitia Chiarin ci porta a spasso nel nord-est. La locomotiva italiana, il luogo della produzione e della piccola impresa non soccombe sotto la crisi che morde, resiste ma fa tanta fatica.<br /><br /><br />Una fiaba che riproponiamo in riedizione con un nuovo capitolo, duro, brutale violento. Il racconto dello sgretolarsi della vita e di quel mondo che rendeva Marghera un baluardo. Adesso siamo tutti pi&ugrave; soli, indifesi, adesso tutti noi dobbiamo reinventarci. La droga, la solitudine, le domande senza risposta. Un ritratto feroce e puntuale. Un racconto della contemporaneit&agrave; che si dipana a partire dall&rsquo;amore fraterno.