1860. Con l&rsquo;invasione del Regno delle Due Sicilie l&rsquo;Italia &egrave; stata appena unificata sotto la monarchia sabauda. Quando diventa chiaro che Francesco II di Borbone non torner&agrave; pi&ugrave; sul trono di Napoli, tutti coloro che hanno combattuto fino a quel momento credendosi militari clandestini diventano &ldquo;briganti&rdquo; e vengono relegati ai margini della societ&agrave;, braccati e piegati. Tra questi c&rsquo;&egrave; una donna, destinata a diventare un&rsquo;icona di quell&rsquo;era. Si chiama Michelina Di Cesare.<br />Di lei si tramandano foto false realizzate in studio con una modella, a soddisfare la famelica curiosit&agrave; voyeuristica del tempo, che con triste ironia diventano &ndash; e restano fino a oggi &ndash; il simbolo di una rivolta in chiave femminile agli abusi sabaudi. Ma l&rsquo;unica vera foto di Michelina &egrave; un&rsquo;immagine terribile, che la ritrae dopo l&rsquo;uccisione, a seno scoperto e incinta.<br />Ma chi era davvero questa donna? Qual &egrave; la sua parabola e perch&eacute; &egrave; necessario salvarla dall&rsquo;oblio?<br />Monica Mazzitelli ricostruisce la storia epica e vera di una donna memorabile, in un romanzo incalzante, modernissimo, a tratti sanguinoso e lurido, femminista e anarchico.