Gli infiniti <i>Occhi esterrefatti</i> sono quelli di una natura attonita ed esausta che rivolgono una silenziosa richiesta di aiuto a uno spirito creatore maestoso e compassionevole, per avere sollievo da una distruttivit&agrave; che ha un unico responsabile &ndash; l&rsquo;uomo.<br />&Egrave; il racconto centrale di una raccolta composita, le cui tante sfaccettature trovano un fattore comune in una speciale sensibilit&agrave; e nella raffinatezza di una scrittura accurata e convinta, che sapientemente sa mutare il proprio registro, adattarsi a differenti necessit&agrave; espressive, e trasfigurare le inquietudini degli animi.<br />In un abisso di disagio sociale e lavorativo cresce, violenta e ossessiva, la paranoia della protagonista di <i>Pazze</i>, mentre &egrave; tutto un mondo che si disfa a specchiarsi nelle incertezze paradossali e via via sempre pi&ugrave; spaventose di<i> Virus</i>.<br />Ma c&rsquo;&egrave; anche il soffio del passato, evocativo, complicato, malinconico, con il suo carico di segreti e di ricordi perduti. Niente pi&ugrave; che un aroma li sa riportare indietro da tempi ormai lontani, ed ecco <i>Odori </i>vividi come fantasmi che sul confine tra due mondi non trovano pace. La sospensione del tempo fa librare il pensiero tra ci&ograve; che era e ci&ograve; che forse sar&agrave; stato, e la reminiscenza di <i>Vecchio e nuovo</i> si dipinge dolceamara sui rovi di un parco e tra le eco della sua antica proprietaria. I sopravvissuti di ieri sono vittime nelle nuove battaglie di oggi, e la memoria di <i>Ventidue italiani </i>fa fragile il senso di ogni vita.<br />Realt&agrave; e psiche si intrecciano, confondono i propri contorni, si scambiano significati e orizzonti in storie cariche di tensione e di emotivit&agrave;.