Se il filosofo &egrave; inseparabile dall&rsquo;uomo, questo ritratto di Franco Volpi (1952&ndash;2009) a dieci anni dalla prematura scomparsa &ndash; curato da una comunit&agrave; di colleghi professori, artisti e cultori della filosofia e della traduzione filosofica &ndash; non &egrave; soltanto un dovuto omaggio a una grande personalit&agrave;, ma dischiude una via d&rsquo;accesso al cuore stesso della filosofia. Se poi aggiungiamo che Volpi si dedic&ograve; con uguale cura agli Antichi come ai giganti del pensiero del Novecento &ndash; riuscendo nello sforzo di farceli scoprire senza banalizzarli, allora il volume diventa un vademecum prezioso: tale &egrave; stato voluto anche nella veste grafica e nelle soluzioni tipografiche per onorare un pensiero che ricerc&ograve; &ldquo;una bellezza senza condizioni, e perci&ograve; assoluta&rdquo;.<br />La prima parte, <i>Franco Volpi, il filosofo amico</i> sonda il lascito speculativo di Volpi alla ricerca di quella proposta originale che andava elaborando; la seconda, <i>Franco Volpi, l&rsquo;amico filosofo</i>, prende le mosse dalla singolarit&agrave; di un uomo rimasto indimenticabile per tutti coloro che l&rsquo;hanno incontrato, e risale al filosofo che pure fu. E il gustoso apparato di immagini si spinge a illustrare ci&ograve; che le parole non riescono a dire.