Possibilità di linguaggio oltre la lingua parlata. Poesia come sconvolgimento del disordine e ordinamento di ciò che coinvolge l'umano: amore, morte, immortalità.
Forse pochi versi possono servire per dirsi vivi e coscienti dell'inconscio rimosso eppure vissuto e rivissuto in ogni istante in tutte le esistenze. Chi non ha un pianto nascosto o un desiderio rarefatto se non il vero autore del testo poetico, ovverosia il lettore?
Queste poesie sono nelle sue mani. Sono le sue stesse mani a crearne le sembianze liriche.
C'è, infatti, nel fondo di ogni poesia vera la voce del fantasma che ci abita tutti. È lui che parla all'autore; è a lui che si rivolge il lettore. Questo è il modo per rendere alcune poesie possibili.