In questo&nbsp;<i>e-book</i>&nbsp;viene presentato un&nbsp;<b>esempio di un progetto antincendio ai fini dell&rsquo;adeguamento antincendio di una scuola composta da 830 persone.</b><br />Tale attivit&agrave; &egrave; inquadrabile al punto&nbsp;<b>67.4.C</b>&nbsp;dell&rsquo;Allegato I del D.P.R. 151/2011.<br />Il progetto antincendio di cui seguito &egrave; stato redatto sulla base dei due decreti ministeriali attualmente in vigore (DM 26/08/1992 e DM 18/10/2019 con RTV V.7 DM 14/02/2020 e successivo perfezionamento di cui all&rsquo;Allegato 2 del DM 06/04/2020), con l&rsquo;obiettivo di confrontare le scelte progettuali derivanti dalla applicazione di una o dell&rsquo;altra norma.<br />La&nbsp;<b>prima parte</b>&nbsp;dell&rsquo;<i>e-book</i>&nbsp;contiene i riferimenti normativi antincendio non pi&ugrave; &ldquo;univoci&rdquo; come un tempo, sulla base dei quali redigere la relazione tecnica antincendio.<br />Nella seconda parte&nbsp;<b>(terzo e quarto capitolo)</b>&nbsp;dell&rsquo;e-book si presentano per la stessa attivit&agrave; scolastica, le relazioni tecniche redatte sulla base dei due decreti ministeriali in vigore.<br />Nella terza ed ultima parte&nbsp;<b>(quinto capitolo)</b>&nbsp;si riporta una tabella di riepilogo delle scelte progettuali per un primo confronto tra i due decreti ministeriali utilizzati e poi le conclusioni con alcune riflessioni.<br />&Egrave; utile precisare fin da adesso che, ad oggi, per gli edifici scolastici con oltre 100 persone, &egrave; possibile redigere un progetto antincendio sulla base di due decreti ministeriali diversi, entrambi in vigore, che inevitabilmente esprimono due approcci progettuali differenti:<ul> <li>approccio normativo tradizionale basato sulle regole tecniche verticali tradizionali (DM 26/08/1992);</li> <li>&ldquo;nuovo&rdquo; approccio normativo basato sul D.M. 18/10/19 (di seguito Codice) e sulla regola tecnica verticale di riferimento V.7 - D.M. 14/02/20 e Allegato 2 al D.M. 06/04/2020.</li></ul>La scelta della normativa di riferimento pu&ograve; diventare determinante nella progettazione in particolare ai fini della ottimizzazione delle scelte progettuali e nell&rsquo;ottica di contenimento dei costi di realizzazione degli interventi di adeguamento antincendio sia a livello costruttivo che impiantistico.<br />Ad ogni modo, a prescindere dalla scelta della normativa, le procedure di prevenzione incendi rimangono sempre le stesse, in riferimento al DPR 151/2011 ed al DM 07/08/2012:<ul> <li>Attivit&agrave; in&nbsp;<u>categoria A</u>: il titolo autorizzativo &egrave; rappresentato dalla SCIA antincendio con progetto antincendio che non richiede preventiva approvazione da parte dei VVF;</li> <li>Attivit&agrave; in&nbsp;<u>categoria B/C</u>: il titolo autorizzativo &egrave; rappresentato dalla SCIA antincendio con progetto antincendio che richiede preventiva approvazione da parte dei VVF.</li></ul>Tutte le attivit&agrave; ricadenti nell&rsquo;Allegato I del DPR 151/2011 sono sempre soggette al protocollo della SCIA antincendio quale titolo autorizzativo all&rsquo;esercizio dell&rsquo;attivit&agrave; o delle attivit&agrave;.<br />Si precisa che una volta scelto il decreto ministeriale di riferimento ai fini della redazione del progetto antincendio, questo deve essere adottato in tutti i suoi punti senza possibilit&agrave; alcuna di interpolazione tra i due D.M.<br />La scelta della normativa di riferimento pu&ograve; diventare determinante nella progettazione in particolare ai fini della ottimizzazione delle scelte progettuali e nell&rsquo;ottica di contenimento dei costi di realizzazione degli interventi di adeguamento antincendio sia a livello costruttivo che impiantistico.