La vita di ognuno di noi &egrave; fatta di piccoli o grandi scheletri che ci troviamo ad affrontare per superare le nostre paure. Quelli di Noemi Porta hanno a lungo riguardato l&rsquo;ampia sfera dei disturbi alimentari. <i>Profonda leggerezza</i> &egrave; un intenso racconto autobiografico nel quale l&rsquo;autrice ripercorre i momenti in cui ha visto il proprio corpo cambiare forme, il suo sentirsi sola e incompresa, la necessit&agrave; di essere accettata dagli altri mettendo da parte i suoi veri bisogni. Della sua esperienza afferma: &ldquo;Non bisogna negare ci&ograve; che ci fa soffrire, non si deve rimanere inermi alla sofferenza, il dolore va accolto e ascoltato. Io ho preso il mio dolore, l&rsquo;ho modellato e, grazie a esso, ho dato forma ad un sogno che prima era semplicemente astratto&rdquo;.<br /><br /><b>Noemi Porta</b> &egrave; nata e vive a Genova. All&rsquo;et&agrave; di 27 anni, finalmente, riesce ad avverare il suo sogno nel cassetto, ovvero di scrivere e riuscire a pubblicare un libro. Fin da bambina &egrave; stata attratta dal mondo della lettura e, crescendo, a quello della scrittura.<br />Leggeva per distrarsi da s&eacute; stessa, per distaccarsi dal mondo che la circondava. Scriveva per mettere nero su bianco ci&ograve; che le faceva male, ma che non riusciva a rivelare a nessuno, forse per il timore di non essere compresa.<br />Ha sofferto di disturbi alimentari, ancora oggi fatica ad ammettere questa realt&agrave;. Sta lavorando su di s&eacute; e, giorno dopo giorno, impara ad accettare i disturbi che per dieci anni ha rinnegato ma, soprattutto, sta imparando a conoscersi e accettarsi per quella che &egrave;.<br />Ha dato vita a <i>Profonda leggerezza</i> non solo per s&eacute; stessa, ma per chiunque&nbsp;<br />sia inciampato nell&rsquo;incubo dei disturbi alimentari.<br />Un piccolo sostegno per chi si sente solo, incompreso e debole di fronte alla perfidia dei DCA, come si &egrave; sentita lei.