<i>La grande illusione</i>, pubblicato nel 1909, &egrave; tutt&rsquo;oggi un libro di enorme attualit&agrave;. Ci si ritrovano tutti i temi dibattuti in questo momento sulla pace e la guerra. &Egrave; come se non fosse passato oltre un secolo da quando Norman Angell si &egrave; seduto per scrivere e provare, oltre ogni ragionevole dubbio, che la guerra, senza venir meno la sua possibilit&agrave;, &egrave; la pi&ugrave; grande illusione nel tempo della interdipendenza delle economie, della finanza e delle culture. Nel frattempo ci sono state due guerre mondiali, innumerevoli conflitti regionali e infine l&rsquo;aggressione della Russia all&rsquo;Ucraina della quale, alla luce dell&rsquo;analisi di Angell, non se ne capisce il senso. Da troppo tempo mancava una edizione italiana accessibile. Ora c&rsquo;&egrave;, con un&rsquo;ampia guida alla lettura di Guglielmo Piombini e uno scritto di Giuliano Procacci sull&rsquo;assegnazione del premio Nobel del 1933 allo scrittore inglese per questo libro.