Ci sono espressioni dell&rsquo;anima che per spiccare il volo hanno bisogno di un tocco sensibile, di una mano che sappia cogliere l&rsquo;attimo che si sente dentro.<br />Per l&rsquo;Art, &egrave; la passione che incontra la semplicit&agrave;, l&rsquo;arte, materiali eterogenei in una sinergia tra immagine e parola.&nbsp;<br />Un volo dell&rsquo;anima, una danza interiore, velata; un percorso in evoluzione, sempre in &ldquo;viaggio&rdquo;, scandito da tappe che non sono arrivi, ma stazioni di consapevolezze per toccare altre dimensioni, un incontro con altre realt&agrave;.<br />S&igrave;, un incontro. Una parola che possiede magia, forza, opportunit&agrave;. Non &egrave; mai casuale, nasconde sempre un messaggio, spesso comprensibile solo col tempo.&nbsp;<br />L&rsquo;incontro &egrave; un trovarsi di fronte, un affacciarsi&hellip; anche e soprattutto alla propria anima, come in uno specchio. Un&rsquo;introspezione per conoscersi meglio&hellip;<br />&Egrave; questa la frequenza di quest&rsquo;arte.<br />Parte da qui lo sguardo oltre il &ldquo;visibile&rdquo;, oltre il tangibile, per sconfinare in immagini cariche di sensazioni; immagine come veicolo, come pensiero che s&rsquo;incarna, prende forma, si rivela e si rafforza, caricandosi anche di mistero, cos&igrave; come l&rsquo;animo di ogni donna, come l&rsquo;anima dell&rsquo;umanit&agrave;.<br />Pensieri e dipinti che finalmente volteggiano nell&rsquo;aria: vedute, ballerine, fiori, cerbiatti, volti, barche, proiezioni di realt&agrave; interiori&hellip; che esaltano spesso lo stesso tema in un ibrido che si ripete.<br />E soprattutto donne dipinte di schiena, assorte a guardare lontano, in un punto fuori dal tempo e dallo spazio. Donne che con il loro velo di mistero ci mostrano l&rsquo;infinito&hellip;<br />Ci indicano un altrove in una dimensione del tutto personale, ma che diventa universale nel momento in cui quella &ldquo;luce&rdquo; si proietta nei nostri universi.<br />&Egrave; questa la libert&agrave; di quel pensiero, &egrave; questo il percorso di quei dipinti, la leggerezza delle poesie.<br />Un piccolo sentiero &ldquo;sperimentale&rdquo; per far danzare l&rsquo;anima&hellip; con i colori e tutte le sue sfumature.<br /><br /><br /><b>Olimpia Romano</b> (Per l&rsquo;Art) nasce il 23 novembre 1974 in provincia di Napoli. Restauratrice di affreschi, si &egrave; laureata in Conservazione dei B.B.C.C. con un Master in Diagnostica del restauro.<br />Ha lavorato all&rsquo;Universit&agrave; di Rende (CS) come esperta dei beni culturali.<br />Attualmente insegnante. Sposata, ha due figli.<br />Ama l&rsquo;arte, la poesia, la scrittura, la musica, la natura e gli animali. Dipinge su tela e lavora la ceramica. Ha un animo sensibile e romantico.<br />Grazie a un concorso sono state pubblicate alcune sue poesie inedite presso la rivista &ldquo;Pagine&rdquo; nell&rsquo;Antologia romana &ldquo;M&rsquo;illumino d&rsquo;immenso&rdquo;.