Osvaldo David &egrave; un cattolico credente che non si &egrave; fermato all&rsquo;interpretazione che delle Sacre Scritture ne danno i padri della Chiesa, convinto che essa sia lontana dalle certezze degli apostoli, testimoni ispirati dallo Spirito Santo. L&rsquo;autore ha ripreso i testi sacri, il Vecchio e Nuovo Testamento, ha ripercorso gli avvenimenti storici e confrontato le dottrine antiche, invitando il credente di ogni religione a riflettere sulle parole di Ges&ugrave; di Nazareth, capaci di far fiorire una fede in Dio genuina, intimamente sentita e lucidamente ragionata, che dal Messia &egrave; posta a fondamento della salvezza di ogni singolo essere umano, a prescindere dai peccati che abbia commesso. Un interessante excursus e un&rsquo;ancor pi&ugrave; interessante conclusione rivolti a tutti coloro che mostrano curiosit&agrave; per una dottrina che da duemila anni &egrave; offuscata dall&rsquo;amore del cristiano verso l&rsquo;uomo crocifisso. Chiunque abbia per&ograve; compreso gli insegnamenti volutamente criptici del Figlio di Dio, sa che la verit&agrave; consiste nel fatto che il Cristo non si fece uomo tra gli uomini pensando di dar vita a un&rsquo;ennesima religione da contrapporre a quelle esistenti, ma per portare a compimento il processo di fusione in un&rsquo;unica teoria di tutte le credenze umane, un&rsquo;impresa possibile solo al Messaggero di Dio-Padre.<br />Ci&ograve; potr&agrave; essere appreso e compreso da chi percorrer&agrave; insieme all&rsquo;autore la Quarta Via.<br /><br /><b>Osvaldo David</b> &egrave; nato a Monterotondo (Roma) nel 1945 ed &egrave; sposato dal 1967. &Egrave; padre di quattro bravi figli e nonno di otto vivaci nipoti. &Egrave; stato medico di famiglia per quarant&rsquo;anni. La quiete del pensionamento lo ha indotto a mettere per iscritto il succo delle esperienze di una vita dedicata alla conoscenza e alle cure del corpo effimero delle persone assistite e, contemporaneamente, anche alla ricerca e alla comprensione del quid spirituale che, al di l&agrave; della morte fisica, sente unirlo per sempre a ciascuna di esse.