<u><b>QUESTO LIBRO &Egrave; A LAYOUT FISSO</b></u><br /><br />La scrittrice turca Oya Baydar, che ha vissuto tre colpi di Stato nel suo Paese, pi&ugrave; l&rsquo;esperienza del carcere, delle torture e, infine, dell&rsquo;esilio, riversa in questo romanzo le frustrazioni, il dolore e i dilemmi che accomunano gli esiliati.<br />Il tutto viene espresso con leggerezza e ironia, attraverso le parole, i pensieri e le lettere dei gatti, elevati a veri e propri protagonisti, che tentano di scoprire il terribile segreto che colma i cuori dei loro proprietari di indicibile tristezza.<br />Gli &lsquo;umani&rsquo; della storia, fuggiti dalla Turchia durante il colpo di stato del 1980, hanno trovato rifugio in alcuni paesi europei. Le loro esistenze e i loro sentimenti divengono parte di un flusso che scorre dalla Turchia insanguinata fino alle terre europee, dove si scontrano con una diffusa xenofobia. Finch&eacute;, con il crollo del muro di Berlino e il collasso del sistema socialista, i loro templi cominciano a crollare, i libri in cui credevano divengono carta straccia, le loro speranze, gli antichi ideali mutano in inutili orpelli a cui non &egrave; pi&ugrave; possibile ancorarsi. E allora diviene inevitabile chiedersi quale sia il vero senso della vita.<br />Oya Baydar (1940), membro del Partito Turco dei lavoratori nel 1965, dopo un lungo esilio, ottenuta la grazia, fond&ograve; in Turchia il&nbsp;<i>Turkey Peace Attempt.</i>&nbsp;Tra le sue opere:<i>&nbsp;Hot Ashes Left</i>&nbsp;(2000);&nbsp;<i>The General of Garbage Heap</i>&nbsp;(2009) e, in Italia,&nbsp;<i>Ritorno a nessun dove</i>&nbsp;(Turning to Nowhere, 1998).