I testi biblici in lingua originale ci pongono in contatto diretto fra Parola e Spirito, perch&eacute; tutta la Scrittura in ogni sua parte &egrave; divinamente ispirata. Al contrario, la parola in un testo tradotta deficita, si allontana e viene meno da questa potenza. Nel presente saggio Padre Orfeo Suzzi prova a fornire indicazioni utili per affrontare lo studio dell&rsquo;ebraico, una delle quattro lingue sacre, insieme al greco, all&rsquo;aramaico e al latino, scelte dallo Spirito Santo perch&eacute; Dio potesse parlare all&rsquo;umanit&agrave;.<br /><br /><b>Orfeo Suzzi </b>(Cesena 1942). Ordinato diacono nel 1966, ha&nbsp; studiato a Bologna quando era Vescovo il Card. Giacomo Lercaro, ha vissuto a Monteveglio, a Gerico e a Gerusalemme con don Dossetti e la sua Piccola Comunit&agrave; fino al 1976. Dopo essere stato in Egitto e in Iraq, a Gerusalemme nel 1978 fonda la Piccola Famiglia della Resurrezione e nel 2020 la Piccola Famiglia del Risorto. Sacerdote, monaco, missionario e fondatore di monasteri maschili e femminili in tre continenti, partendo da Gerusalemme fino ad una presenza in Cina. La scuola biblica Tana&rsquo;k (<i>Torah, Nevi&rsquo;&icirc;m Ketuv&icirc;m</i>: Torah, Scritti e Profeti), &egrave; stata fondata da padre Orfeo a Piavola negli anni &rsquo;80. Il Cardinale Martini manifest&ograve; il suo apprezzamento tenendo in Cattedrale a Cesena una Conferenza sul &ldquo;Codice Vaticano&rdquo; B, a prolusione del corso del 2003.<br />