<b><i>Terzo volume della collana:</i></b><br /><b>Il Menotti. Quaderni del Risorgimento Italiano.</b><br />La figura e l&rsquo;opera di Giuseppe Pecchio restano ancora oggi troppo poco conosciute dagli stessi studiosi dei movimenti liberali tra l&rsquo;et&agrave; napoleonica e la Restaurazione, pur offrendoci nelle sue scelte di vita e nei suoi scritti uno specchio fedele del modo di pensare e di agire degli uomini del suo tempo. Paolo Bernardelli che verso la fine del secolo scorso ne aveva pubblicato presso l&rsquo;Istituto per la Storia del Risorgimento gli scritti politici con un&rsquo;ampia introduzione, ora ne ripercorre per un pubblico pi&ugrave; vasto, in modo agile e chiaro, l&rsquo;intera vita dalla formazione giovanile alla collaborazione al Conciliatore alla sua partecipazione alla cospirazione lombarda del 1821. Per sfuggire alla sentenza di morte, giunta puntuale nel 1824, Giuseppe Pecchio and&ograve; in esilio e non rientr&ograve; mai pi&ugrave; in Italia. Fu tra il 1821 e il 1825 in Spagna, in Portogallo, in Inghilterra e in Grecia, prima di fare dell&rsquo;Inghilterra la sua seconda patria. Qui si convinse che in Italia non si sarebbe mai potuto conquistare la libert&agrave; fino a che essa non fosse sentita e voluta dalla gran parte della popolazione non solo da un pugno di fuoriusciti.