I ricordi e le fantasie di Paolo Gentili irrompono come guidati da una forza oscura e si fissano sul foglio invadendolo completamente. Giungono violenti e impetuosi come un flusso inarrestabile, una marea di parole fluide che si articolano nella narrazione prive di freni e impedimenti.<br />Tra le strade d&rsquo;una periferia romana, quella tra San Giovanni e Porta Latina, negli anni del dopoguerra, e i vicoli chiassosi e colorati della bellissima citt&agrave; di Napoli, il nostro Autore vive la sua infanzia barcamenandosi tra i problemi familiari e le giornate trascorse all&rsquo;aperto con i sui compagni di avventure.<br />La vivacit&agrave; alternata alla triste consapevolezza dei propri mezzi caratterizza quei momenti d&rsquo;oblio, e il riviverli &egrave; un tornare in quelle strade, tra la gente; &egrave; avvertire l&rsquo;odore del mare che si insinua tra la pelle, nei capelli e resta l&igrave;, fermo per sempre.<br />In tutto il testo si percepisce l&rsquo;impellente necessit&agrave; dell&rsquo;Autore di rendersi indipendente da ogni schema, l&rsquo;unico vincolo imprescindibile &egrave; quello che avverte con la sua terra, la natura circostante, &egrave; come un ritornare alle origini delle cose, un fondersi con l&rsquo;elemento naturale.<br />Paolo Gentili gioca con la sintassi e con il verso, che, a volte sciolto e altre rimato, dona movimento all&rsquo;intero componimento. La musicalit&agrave; che si avverte in questa esposizione &egrave; accompagnata da un lessico vivace nel quale si alternano citazioni classiche e frasi molto efficaci, caratterizzando uno stile letterario molto originale.<br /><i>L&rsquo;Albatros e il mare irraggiungibile &ndash; La strada azzurra che non esiste pi&ugrave; </i>&egrave; tutto questo.<br /><br />Nato a Napoli il 17/11/1940, laureato in lettere classiche, ho lavorato per molti anni come docente e dirigente scolastico in Italia e all&rsquo;estero. Vivo a Roma.&nbsp;<br />Tra le pubblicazioni: <i>La prima Vera </i>(1987) edito Firenze Libri, Firenze; <i>Bloc notes per otto poeti d&rsquo;oggi</i> (1989) a cura di Giacinto Spagnoletti, edito Biblioteca Cominiana, Padova; <i>Anabasi d&rsquo;un Anarca</i> (1998) edito Gangemi, Roma, citato da Luca Serianni per alcune sue particolarit&agrave; linguistiche, come<i> Originale romanzo in versi </i>in una nota a pag. 26 dell&rsquo;<i>Introduzione alla lingua poetica italiana</i>, Roma, Carocci, 2001; <i>L&rsquo;albatros e il mare irraggiungibile</i> vol. 1 (2022) &egrave; la sua ultima pubblicazione con il Gruppo Editoriale Albatros.&nbsp;<br />Ancora inediti e in lavorazione<i> La favola del tulipano azzurro e del caprone dei riccioli viola,</i> sottotitolo: <i>Il fallito romanzo di Pepi Piagnilungo, orfano e ladro</i> e il volume secondo della presente pubblicazione.