Il 17 marzo 1861 l&rsquo;Italia smetteva di essere una semplice penisola formata da sette differenti stati e diventava un paese unitario raccolto sotto uno stesso stendardo nazionale. Almeno sulla carta.<br />Il romanzo, ambientato nell&rsquo;Italia del Sud, nell&rsquo;immediato periodo post-unitario, racconta la storia di Giovanni, un giovane che, insofferente della vita nell&rsquo;orizzonte ristretto del suo paese natale, matura la decisione di partire per andare a conoscere il mondo.<br />Nel paese in cui si trasferisce, tagliando completamente i ponti con la famiglia, incontra la bella e dolce Liliana e stringe amicizia con il Cancelliere, un uomo di legge a cui sta sinceramente a cuore la giustizia. Una cartolina di leva obbligatoria disattesa a causa di un disguido lo costringe alla fuga e il suo progetto di costruirsi una vita pi&ugrave; appagante &egrave; vanificato dall&rsquo;incombere di quella vera e propria guerra civile che fu la lotta tra Stato Unitario e i cosiddetti briganti, in cui Giovanni si trover&agrave; coinvolto. Si apre allora un nuovo capitolo della sua vita, che ne former&agrave; la personalit&agrave;, il carattere, l&rsquo;umanit&agrave;. Alla lotta sui campi di battaglia, il ragazzo unisce quella tutta interiore contro una sorta di malattia dello spirito, che ne caratterizza l&rsquo;esistenza e con cui dovr&agrave; imparare a convivere.<br />Una narrazione di ampio respiro, nonch&eacute; fascinoso intreccio tra Storia e storie, tra coloro i cui nomi compaiono sui libri di storia e coloro che hanno sofferto e vissuto le decisioni dei potenti. Petrocelli fa rivivere un periodo storico controverso con una sensibilit&agrave; squisitamente contemporanea.