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Crimini di riviera. E-book. Formato PDF aggiunto a carrello

Crimini di riviera. E-book. Formato PDF

EBOOK di  Paolo Truffelli
edito da  MNAMON

Crimini di riviera. E-book. Formato PDF - 9788898470273


di  Paolo Truffelli
edito da  MNAMON , 2013
Formato: PDF - Protezione: nessuna
€ 3.99
Ebook Formato PDF con Protezione: nessuna



La vita professionale, e non solo, del commissario Fulvio Bezzi, viene sconvolta dal primo caso di omicidio che si trova a fronteggiare nel corso della sua ordinaria carriera.
Nel pieno dei suoi quarant'anni, comodamente adagiato, con una figlia adolescente ed una (ex) moglie, sull'esistenza sonnacchiosa di una piccola cittadina balneare, si troverà inaspettatamente ad indagare sulla morte di un uomo trovato annegato in mare.
Muovendosi negli spazi angusti di una realtà, quella della riviera per l'appunto, caratterizzata da una vita statica e ripetitiva, al limite del soffocante, porterà a termine l'indagine la cui soluzione non sarà priva di riflessi sulla sua stessa esistenza e sulla consapevolezza del proprio stato e del destino che su di esso incombe minaccioso.
Ean
9788898470273
Titolo
Crimini di riviera. E-book. Formato PDF
Editore
Data Pubblicazione
2013
Formato
PDF
Protezione
nessuna
Classificazione
Classificazione CCE
Punti Accumulabili
author
3
roberta (10/01/2014)

impressioni Premessa essenziale: i giali mi piacciono molto ma non mi piacciono tutti i giali.detesto a scrittura sciatta, non sopporto a poca curadeidettagli, non apprezzo e storie banali, mi innervosisco quando il finale è scontato. E non amo gli sfoggidi cultura che fanno sentiredei poveri idioti tutti queli che non capiscono al volo. Ho iniziato a eggere con curiosità, stuzzicatadal’ideadi scoprire un nuovo autore,di verificare e promessedela sinossi,di vedere come poteva essere statodavvero creato un personaggio originale. Apertura mentale, questa, che – vadetto – non era privadi alerta: quanti hanno un ibro nel cassetto che ilude chi ’ha scritto (spesso solo ui, purtroppo)di essere un genio incompreso? Di pagina in pagina ho seguito il fluiredela scrittura (bela: pulita, curata, ricca, fresca) che costruiva il personaggio, i personaggi, a storia. Un’architetturadi racconto senza sbavature, rigorosa come una ricerca accademica. Il profumodela classicità, nel’usodi terminidesueti che pure fanno partedela nostra bela ingua e che vengono recuperati ala vita. a musica che scandisce, accompagna, esalta o mitiga i sentimenti. Il quotidiano, con e sue esigenze, gli imprevisti, a routine che si può tingeredela belezzadele cose semplici. Ildelitto, ’inchiesta, il colpevole – al singolare o al plurale: e fin qui è quanto ci si aspetta in ogni gialo. Ciò che invece non è scontato è a capacitàdi raccontare qualcosadi nuovo, in un modo originale, evitando che a frequentazionedei classicidel gialo contemporaneo si trasformi in plagio. asciando intuire il rigoroso avorodi elaborazione, che affonda per certo e sue radici in una altrettanto rigorosa formazione personale e culturale. (Per essere proprio critici fino al’osso: nel proporzionato alberodel racconto, a mio sentire, un ramo – uno solo – può sembrare fuori misura … ma non possodiredi più, senza svelare partedela trama: non sia mai, se a eggere queste righe sarà qualche altro appassionatodi giali). In sintesi: ettod’un fiato, con emozione e con un sorriso. Pensando che forse, magari, con un po’di fortuna ci sarà anche un seguito.

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5
roberta (06/01/2014)

impressioni Premessa essenziale: i giali mi piacciono molto ma non mi piacciono tutti i giali.detesto a scrittura sciatta, non sopporto a poca curadeidettagli, non apprezzo e storie banali, mi innervosisco quando il finale è scontato. E non amo gli sfoggidi cultura che fanno sentiredei poveri idioti tutti queli che non capiscono al volo. Ho iniziato a eggere con curiosità, stuzzicatadal’ideadi scoprire un nuovo autore,di verificare e promessedela sinossi,di vedere come poteva essere statodavvero creato un personaggio originale. Apertura mentale, questa, che – vadetto – non era privadi alerta: quanti hanno un ibro nel cassetto che ilude chi ’ha scritto (spesso solo ui, purtroppo)di essere un genio incompreso? Di pagina in pagina ho seguito il fluiredela scrittura (bela: pulita, curata, ricca, fresca) che costruiva il personaggio, i personaggi, a storia. Un’architetturadi racconto senza sbavature, rigorosa come una ricerca accademica. Il profumodela classicità, nel’usodi terminidesueti che pure fanno partedela nostra bela ingua e che vengono recuperati ala vita. a musica che scandisce, accompagna, esalta o mitiga i sentimenti. Il quotidiano, con e sue esigenze, gli imprevisti, a routine che si può tingeredela belezzadele cose semplici. Ildelitto, ’inchiesta, il colpevole – al singolare o al plurale: e fin qui è quanto ci si aspetta in ogni gialo. Ciò che invece non è scontato è a capacitàdi raccontare qualcosadi nuovo, in un modo originale, evitando che a frequentazionedei classicidel gialo contemporaneo si trasformi in plagio. asciando intuire il rigoroso avorodi elaborazione, che affonda per certo e sue radici in una altrettanto rigorosa formazione personale e culturale. (Per essere proprio critici fino al’osso: nel proporzionato alberodel racconto, a mio sentire, un ramo – uno solo – può sembrare fuori misura … ma non possodiredi più, senza svelare partedela trama: non sia mai, se a eggere queste righe sarà qualche altro appassionatodi giali). In sintesi: ettod’un fiato, con emozione e con un sorriso. Pensando che forse, magari, con un po’di fortuna ci sarà anche un seguito.

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