Nel 1935, all&rsquo;inizio della Guerra d&rsquo;Etiopia, i mezzi di propaganda e l&rsquo;informazione erano sotto lo stretto controllo del regime fascista che aveva approfittato di tutte le occasioni possibili per giustificare il conflitto. Il duce cerc&ograve; di sfruttare quel legame viscerale che univa gli italiani alla Chiesa; Pio XI, seppur contrario all&rsquo;impresa coloniale, conserv&ograve; una timida posizione per paura di incrinare i rapporti con il governo.<br />La maggior parte del clero segu&igrave; l&rsquo;esempio del pontefice e la guerra assunse un carattere sacro grazie ad iniziative quali il trasferimento di immagini in Africa, la raccolta dell&rsquo;oro per la patria, la consacrazione delle truppe al Sacro Cuore di Ges&ugrave;.<br />Il testo, quindi, vuole approfondire gli eventi della Guerra d&rsquo;Etiopia e i crimini compiuti dal governo Mussolini focalizzando l&rsquo;attenzione sul ruolo ricoperto dalla Chiesa durante gli anni dell&rsquo;impresa coloniale.<br /><br /><br />Pasquale Falato, nato a Formia nel 1990, &egrave; laureato in Lettere Moderne e appassionato di storia contemporanea e storia locale.<br />Nel 2018, insieme ai componenti dell&rsquo;Associazione &ldquo;Golfo Eventi&rdquo; (in cui ricopre l&rsquo;incarico di segretario) ha pubblicato il volume <i>Viaggio nel tempo nel quartiere La Piaja. </i>