In &quot;Tango&quot; danzano in un&#39;alternanza armonica tre vite, tramite un unico nome, Ludovico, trasferito come inequivocabile segno di riconoscimento da una generazione all&#39;altra.<br />Un Ludovico appartiene al periodo delle colonie estive per figli di italiani all&#39;estero, alle balere del gioved&igrave; sera per donne di servizio e ragazzi di bottega. Un Ludovico si muove tra le Fiat Cinquecento della ripresa economica e i figli dei fiori. Infine un Ludovico contemporaneo, adolescente, sogna il suo passato, attraverso insospettabili pruriti in un naso perfetto che vuole ritrovare le sue origini aquiline.<br />Dietro il romanzo scorrono ben affrescati fondali storici, che caratterizzano cronologicamente il succedersi degli eventi.<br />Eppure, a lasciarsi trasportare dalla carica emotiva della lettura, il tempo non fluisce affatto, ma si ferma alla sala Pichetti, con i suoi odori di <i>&quot;caff&egrave;, alcool, succo di arancia, sigarette al mentolo, pipa profumata e spruzzi di mistero al passaggio delle donne&quot;</i>, in cui i protagonisti - Ludovico e Viviana - ballano il tango nella prima pagina come nell&#39;ultima.<br />Nel mezzo si trovano le loro vite, fatte di figli, lavoro, relazioni: sempre un tango, beninteso, e anche dotato di eleganza e di ritmo, ma non di quel fascino magnetico con cui l&#39;inizio e la fine della storia si fondono, nella magia del ricongiungimento dei protagonisti a distanza di anni.<br />I tre Ludovici diventano uno solo, mentre le esperienze accavallate dai vari personaggi negli anni si mescolano, e acquisiscono - accanto al loro significato primario di carburante dell&#39;intreccio - la funzione di sfumare il romanzo, conferendogli brio e verve, rendendolo insomma vivo e vibrante.&nbsp;<br />&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;<br />&nbsp;